Finita la scuola rimangono gli incubi
Finita la scuola rimangono gli incubi
Sono finite le scuole, bisogna ordinarne delle altre. Come disse quel tale, non ricordo chi, forse io. Oggi volevo scrivere un articolo sul bullismo a scuola, ma ho ricevuto una telefonata anonima. Era mia figlia che parlava con la voce modificata da un tovagliolo, ma io l’ho riconosciuta ugualmente: «Se scrivi qualcosa sul bullismo ti rigo la macchina, hai capito? Notte papi». Clic. Quindi non parlerò di bullismo a scuola. Non credo che esista. Soprattutto nella sua.
Quando finisce un anno scolastico è sempre tempo di bilanci. Primo consuntivo: quando andavo a scuola io, i docenti erano meno stressati e le classi erano più serene. A parte un episodio alle elementari, quando eravamo tutti seduti per terra a fare un puzzle di Peppa Pig e la maestra è salita sulla cattedra ed ha lanciato contro il ventilatore due confezioni di pancetta a dadini, non ricordo altri momenti di particolare imbarazzo.
Secondo consuntivo: Dalla scuola “mia” a quella di oggi sembrano passati secoli. Oggi se un ragazzo è bocciato, i genitori denunciano il professore, contestano la scuola, manifestano contro il ministro dell’istruzione, querelano il preside.. ai miei tempi se eri bocciato la mamma usava il battipanni. Ne ho prese così tante, che ancora oggi quando vedo un battipanni corro a fare i compiti. Terzo consuntivo: I sedicenni di oggi sanno tutto e se qualcosa non la sanno, te la spiegano così poi la sanno anche loro. Io a sedici anni credevo ancora alle scimmie di mare! Però, non avrei mai mancato di rispetto all’autorità preposta. Credo fosse tutto merito delle fette biscottate.
Quelle che la mia mamma m’infilava in cartella, una volta ingerite nello stomaco riprendevano la struttura originaria, carta compresa, e formavano una parete solida bloccando la digestione. La circolazione sanguigna occupata nella digestione, impediva al sangue di salire al cervello che rimaneva parzialmente anestetizzato e induceva a un comportamento remissivo e mansueto. Diciamo che la merendina ai tempi fungeva da anestetico.
Quindi, la mia conclusione scientifica è: se vostro figlio si comporta male, provate con le fette biscottate.