Joseph Stiglitz: «L'austerity sta uccidendo l'Europa»
La disuguaglianza non è un problema economico, ma un problema di politiche sbagliate. Joseph Stiglitz, citando il collega francese Thomas Piketty (anche lui presente al Festival), dice che non dovremmo parlare di capitale nel nel XXI secolo, ma di democrazia nel XXI secolo. L'economista, vincitore del premio Nobel nel 2001, non ritiene che le disuguaglianze siano una necessità in un sistema capitalistico. In altre parole non è il capitalismo a generare la disuguaglianza, ma sono precise scelte fatte dai governi negli anni '80, che sulla spinta di promesse di maggiore ricchezza han portato in realtà a maggiore disuguaglianza sia nei redditi sia nelle possibilità di migliorare la propria condizione economica e sociale. Con una battuta Stiglitz sostiene che la scelta più importante da fare nella vita è scegliere quali saranno i propri genitori, contraddicendo il sogno americano che dice che con il lavoro duro tutti possono arrivare al successo. In realtà se non si ha la fortuna di nascere in un ambiente favorevole le possibilità di raggiungere il massimo del proprio potenziale sono molto basse.
A riprova del fatto che sono le politiche e non il capitalismo in sé a determinare quanto una società sia più o meno eguale, viene proposto l'esempio i paesi scandinavi che hanno forti politiche di welfare. Questi paesi risultano quelli con le società in cui la disuguaglianza è meno forte e dove è più facile crescere e avere successo. All'opposto troviamo Italia e Regno Unito che secondo l'economista americano seguono troppo fedelmente l'esempio degli Stati Uniti. Sollecitato da una domanda che chiedeva che cosa debba fare l'Europa, Stiglitz ha detto che non è con l'austerità e con il solo quantitative easing che si risolveranno i problemi di domanda che ha l'Europa, né si potrà fare qualcosa per la crescente disoccupazione preoccupandosi soltanto dell'inflazione. Gli Stati Uniti stanno crescendo più dell'Europa anche perché non sono state fatte politiche di austerità, bensì politiche espansive che han fatto crescere la domanda.
Le soluzioni però non possono venire dall'economia, ma dalla scelta di politiche più vicine alle esigenze delle parti più deboli della popolazione e non delle minoranze più ricche.
Simone Basso
Studente universitario che partecipa al progetto Adige-Vodafone al Festival dell'Economia