Il colosso spagnolo Abertis compra la A4 e riapre il nodo della Valdastico
Il gigante catalano Abertis si compra l’A4 e si riaccende il tema della Valdastico in Trentino
Il gigante catalano Abertis si compra l’A4 e si riaccende il tema della Valdastico in Trentino.
Il colosso di Barcellona delle autostrade entra infatti nel mercato italiano con una proposta di acquisto di poco più del 51% della società Serenissima Holding, che gestisce la Brescia-Padova e il tratto di A31 per ora completata. I 599 milioni di euro (oltre a investimenti miliardari) promessi da Abertis ai soci di Serenissima saranno versati però solo a condizione che il governo, in una prossima riunione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), approvi il progetto del tratto trentino della A31, ossia la Valdastico Nord, in modo tale che ci sia la proroga della concessione a Serenissima Holding fino al 2026 e che quindi l’investimento di Abertis sia effettivamente sostenibile per gli spagnoli.
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La vicenda rinfocola la polemica sulla Valdastico con il governatore del Veneto Luca Zaia che preme per la sua realizzazione. Gli replica a distanza il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, che si richiama al rispetto degli accordi con lo stesso Veneto e il ministero firmati a inizio febbraio di quest’anno e in cui non si prevede un’autostrada di collegamento tra Trentino e Veneto ma solo una semplice statale.
L’accordo dei catalani
Abertis ha raggiunto un accordo con Intesa, Astaldi e Famiglia Tabacchi per l’acquisizione delle due società che controllano il 51,4% del gruppo industriale italiano A4 Holding, le cui principali attività sono le autostrade A4 Brescia-Padova e A31. L’acquisizione prevede per Abertis il pagamento di un importo totale di 594 milioni di euro, che verrà corrisposto al termine del mese di gennaio 2023 (ad eccezione di 5 milioni di euro che saranno pagati alla chiusura dell’operazione, prevista nei prossimi mesi). Attualmente A4 Holding gestisce complessivamente 235 chilometri di autostrade in Veneto.
La clausola A31
L’accordo è subordinato, tra le altre condizioni, all’approvazione da parte del governo italiano del prolungamento dell’autostrada A31 (progetto Connessione nord) spiega Abertis. Zaia spiega: «L’offerta apre un bell’elemento di discussione come il completamento della Valdastico Nord, che diventa la condizione per la chiusura di un accordo» spiega Zaia che aggiunge «noto che ancora una volta il Governo si è fatto rincorrere da un problema: un completamento che noi abbiamo sempre voluto e sostenuto, pur nel rispetto dei cugini del Trentino Alto Adige».
Rossi: la Valdastico non si fa
«Il tema non è Valdastico sì o Valdastico no, ma il rinnovo della concessione» spiega Rossi. «La questione Valdastico noi l’abbiamo affrontata con una una procedura di legge che è ancora aperta. Ora tocca al governo prendere una dercisione». All’esecutivo Renzi, però, Rossi ricorda i patti firmati a febbraio. «Noi ci richiamiamo agli accordi con il ministero e il Veneto, in base ai quali si dice che l’autostrdada non si fa. L’intesa non prevede l’autostrada».
La scadenza di luglio
Come deciderà o non deciderà sull’A31 il governo lo si saprà presto: entro luglio scade infatti il pagamento di una quota del prezzo promesso da Abertis, subordinato proprio a un ok all’A31 da parte del Cipe.
Ecco il comunicato del gruppo spagnolo:
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TOSI: TRENTO È IN DEBITO
«Abertis è il primo player mondiale autostradale, hanno grande capacità gestionale, ed il fatto che la proprietà sia in mano a un grande vettore autostradale, parlo da presidente ma anche socio, con il Comune di Verona, tranquillizza sicuramente i soci». Lo afferma il presidente della «Serenissima» Brescia-Padova Flavio Tosi, parlando con l’Ansa dell’accordo che ha portato il gruppo iberico ad assicurarsi il 51% delle quote dei privati di A4 Holding, che ha il controllo della concessionaria.
«Il mio compito - spiega - è tenere i rapporti con il Governo, ma da sindaco è anche quello di avere un dialogo costante con i territori attraversati dall’autostrada. Quando ho incontrato qualche mese fa i vertici di Abertis ho espresso questa preoccupazione, del mantenere un rapporto diretto con le realtà locali. Mi hanno tranquillizzato totalmente, perchè questa è anche la loro impostazione, è ciò che hanno sempre fatto in Spagna e negli altri paesi dove operano. L’atteggiamento non è quello aggressivo dello speculatore, ma quello dell’operatore territoriale».
Tosi non dimentica di essersi battuto nei mesi scorsi perchè sulla partita della A4, così come in generale nel campo delle infrastrutture, il Governo tenesse ferma la bandiera dell’interesse nazionale. «Ciò che a me premeva sulla questione dell’italianità è si tratta di un fatto strategico nazionale. Alla fine ha prevalso la logica del mercato, la logica liberista europea, e non posso, da presidente della SerenissimA che prenderne atto». «da sindaco però - prosegue - la mia funzione è anche quella di tenere i rapporti con il Governo, come abbiamo fatto in questi anni con risultati proficui. Perchè grazie alla collaborazione e all’impegno straordinario del ministro Lupi, prima, e poi del ministro Delrio, siamo arrivati ad un risultato epocale: lo sblocco della Valdastico Nord. Ora c’è il passaggio formale del passaggio al Cipe, ma le condizioni politiche ci sono ampiamente».
Trento e Bolzano hanno chiesto di avere la concessione diretta, in house, della A22. Il Governo ha avuto un ruolo determinante nel convincere l’Europa, e a quel punto è chiaro che Trento è in debito
Perchè si è risolto il nodo del prolungamento a nord della A31?«Ci sono state due convergenze - osserva Tosi - Una è dovuta al fatto che il Governo, con i ministri Lupi e Delrio, ha perseguito con determinazione questo risultato, cosa prima non accaduta. Poi c’è stato il fatto che Trento e Bolzano hanno chiesto di avere la concessione diretta, in house, della A22. Il Governo ha avuto un ruolo determinante nel convincere l’Europa, e a quel punto è chiaro che Trento è in debito. La contemporaneità di queste due cose ha aiutato, perchè alla fine c’è stato un interesse collettivo».
Resta da capire ora se i nuovi proprietari spagnoli della A4 - anche se l’accordo con Astaldi, Intesa e Tabacchi e subordinato ad altri passaggi, compreso il prolungamento della Valdastico Nord - interverranno o meno sulla governance ? «Non lo so - risponde Tosi - Ora sono loro a poter decidere. Ma credo che la governance della Serenissima, in generale, abbia dato risultati positivi, sia in termini di bilancio, di razionalizzazione delle partecipazioni, che di rapporti con il Governo».