Mezzacorona da record: brindisi da quasi 190 milioni di euro
Un brindisi da quasi 190 milioni di euro quello dei 1.600 soci produttori della cantina di Mezzacorona, che sabato ha tenuto l'assemblea annuale al PalaRotari. Nei conti chiusi al 31 luglio scorso, il fatturato del gruppo tocca il livello record di 188,2 milioni, l'1,9% in più dell'anno precedente e il 26,6% in più negli ultimi sette anni, trainato dalle bollicine Rotari col +11%. Record anche per l'utile netto a quota 3,1 milioni, il doppio degli 1,6 milioni dello scorso esercizio. Aumentano di 7 unità i dipendenti, arrivati a 479. «Confermiamo per il terzo anno la certificazione di produzione integrata Sqnpi dell'uva e per il secondo anno del vino - dice il presidente Luca Rigotti presentando anche il bilancio di sostenibilità del gruppo (vedi box) - La sostenibilità è il futuro».
Il liquidato ai soci, che comprendono le cantine associate di Ala e Salorno, risente delle gelate e del maltempo che hanno tagliato la produzione 2017 sia di uva che di mele. A viticoltori e frutticoltori vanno comunque 57,6 milioni (erano 63,6 l'anno prima) e, nel caso delle mele, addirittura il 6,5% in più, da 7,8 a 8,3 milioni.
I risultati, approvati all'unanimità dall'assemblea, sono trascinati dalla subholding industriale e commerciale Nosio. Ma il balzo dell'utile consolidato deriva «dall'ottimo andamento di tutte le società del gruppo» sottolinea il nuovo direttore generale Francesco Giovannini , da poco subentrato a Fabio Maccari . «Fanno utili le due aziende siciliane Villa Albius e Solsicano e le società estere, Prestige Wine e Bavaria». Negli Stati Uniti la controllata Prestige Wine Imports, con 40 addetti, fattura 60 milioni di dollari, in aumento del 2%. In Germania Bavaria Wein Import, 10 dipendenti, è a 13 milioni di euro, +3%.
I mercati esteri costituiscono l'80% del giro d'affari di Mezzacorona. In testa gli Usa seguiti dalla Germania e poi Austria, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Russia, Estremo Oriente. Proprio l'export vinicolo trentino ha dato di recente segnali di debolezza. «Le nostre società estere sono un elemento strategico per stare in quei mercati - sottolinea Giovannini - Il mercato Usa è stabile, quello tedesco è in leggero calo, noi invece cresciamo in entrambi».
Un trend di crescita «ragionevole», puntualizza il direttore di Nosio Stefano Fambri , «attivando strategie a medio-lungo termine». Questo per i vini fermi, perché le bollicine invece corrono: le vendite di Rotari sono aumentate dell'11,3% da 10,6 a 11,8 milioni. «Sui mercati esteri cresce soprattutto il Prosecco - sostiene Fambri - Il Trentodoc però si sta affermando in Italia e si sta affacciando all'estero».
Per quanto riguarda le mele Valentina, la produzione 2017, pari a 214 mila quintali, è inferiore del 30% all'annata precedente ma il fatturato è stabile a 14,6 milioni e il liquidato ai soci aumenta di 500 mila euro, con la media al quintale a 51 euro, grazie ai prezzi alti sul mercato. «Abbiamo avviato la produzione bio anche se non è ancora rilevante - spiega il presidente Rigotti - Negli ultimi anni abbiamo indirizzato i reimpianti dei soci su varietà competitive sul mercato. I danni del maltempo sono stati contenuti grazie alla copertura delle reti antigrandine, che oggi è al 40% e noi spingiamo perché arrivi al 70% fra qualche anno. Le reti, inoltre, salvano anche da altri danni a specifiche varietà. Tra le novità ci sono le varietà club come Tessa, una mela rossa molto gradita sul mercato. La Golden non va eliminata, ma cerchiamo di contenerla al 30% del nostro magazzino».
Il gruppo Mezzacorona si rafforza anche sul piano patrimoniale. L'indebitamento finanziario netto scende in un anno di 8,9 milioni a 105,4 milioni, 49 in meno del 2011. Di essi, 81,1 milioni sono debiti con le banche, 13,3 milioni obbligazioni, sottoscritte in gran parte da soci, 11 milioni il prestito soci. A fronte di queste cifre il patrimonio netto cresce del 4,6% a 98,3 milioni, superiore al debito bancario e vicino alla parità col debito totale.
L'assemblea della cantina ha confermato i tre consiglieri in scadenza: il vicepresidente Donato Pedron , Mattia Carli e Michele Weber.