La Siae batte cassa per i canti alla festa degli ultranovantenni
È successo lo scorso 7 ottobre, quando è stata programmata la tradizionale festa degli anziani che hanno superato i novant'anni. I pensionati hanno consumato una buona merenda e poi hanno cantato alcune canzoni della tradizione locale. Un bel pomeriggio trascorso in lieta compagnia, ben presto guastato dalla notizia di questi giorni che la Siae ha chiesto una tassa di 41,32 euro
PREDAZZO - «Gli artigli della Siae anche sugli ultranovantenni». Così il presidente del Circolo Pensionati ed Anziani di Predazzo, professor Arturo Boninsegna, ha definito l'ultimo episodio, davvero incomprensibile e, per molti aspetti, inaccettabile, che ha visto la Società Italiana Autori Editori andare a cercare denaro anche per una festa degli ultranovantenni del paese. È successo lo scorso 7 ottobre, quando è stata programmata la tradizionale festa degli anziani che hanno superato un'età importante, appunto quella dei novant'anni. Erano poco più di una ventina i presenti (su 46 in totale), accolti dai responsabili del Circolo (mancava lo stesso presidente per altri impegni) e dal sindaco Silvano Longo . Hanno consumato una buona merenda e poi hanno cantato (chi aveva voce) alcune canzoni della tradizione locale, accompagnati dalla fisarmonica del maestro Nicolino Gabrielli . Un bel pomeriggio trascorso in lieta compagnia, ben presto guastato dalla notizia di questi giorni che la Siae ha chiesto una tassa di 41,32 euro, visto che tra i brani eseguiti ci sarebbero state alcune canzoni di montagna. «Devono solo vergognarsi» è l'amaro commento di Boninsegna. Come non essere d'accordo?
M.F.