La causa per lite temeraria di Pensplan? «Ridicola». La pubblicazione dei nomi? (ecco quelli di chi non rinuncia) «Pronti a denunciare i responsabili, da Chiara Avanzo ai grillini, per violazione della privacy nostra e delle vedove dei consiglieri». I soldi da restituire e in mano a Pensplan nel fondo family? «Non possono restituirli al Consiglio regionale per non rischiare conseguenze».

Franz Pahl, il combattivo presidente dell'Associazione degli ex consiglieri regionali, va all'attacco di tutto e tutti. La pubblicazione dei nomi e delle cifre di chi ha restituito quanto dovuto sugli anticipi dei vitalizi e di chi, come lui, invece ha fatto ricorso per non dare un euro al Consiglio regionale e quindi al fondo per le famiglie in difficoltà e per i disoccupati lo ha fatto davvero arrabbiare. «Con la pubblicazione dei nomi che l'Adige ha fatto si viola la privacy, ma questo non si può fare».

Però si tratta di soldi pubblici e di dati di interesse pubblico. Ai cittadini interessa sapere chi ha restituito e chi no.
È vero, i dati sono già conosciuti ma è una ulteriore violazione della privacy. Noi siamo persone private e tanto più lo sono le vedove degli ex consiglieri. E la legge sulla privacy vale anche per noi.
Chi denuncerà?
Qualcuno è responsabile. Voi come giornale avete violato la privacy. Avanzo ha dato i nomi ai grillini e i grillini l'avranno dati ai media. Qualcuno è responsabile.
Ma non ritiene che sia interesse dei cittadini sapere cosa succede ai soldi pubblici, quindi ai loro soldi, che avete ricevuto?
Guardi, anche i professori universitari o gli insegnanti sono pagati dai soldi pubblici, ma non per questo si pubblicano i loro stipendi.
Senta, se non pagate potrebbe arrivare anche il pignoramento da parte del Consiglio regionale. Ve lo aspettate?
Chiunque faccia pignoramento lo può fare, ma lo farà a proprio rischio e pericolo.
E della richiesta di risarcimento di centinaia di migliaia di euro da parte di Pensplan per lite temeraria che ne pensa?
È ridicola, lo fanno solo perché loro si vogliono tirare fuori dalla vicenda e hanno capito che non possono restituire i titoli del fondo family alla Regione. Lo hanno già affermato in maniera ufficiale l'11 marzo Pensplan. Con una nota Schwienbacher ha dichiarato che non possono restituire perché in settembre abbiamo fatto loro una diffida a restituire i soldi del fondo family.
E se lo facessero?
Questo avrebbe delle conseguenze giuridiche: perché quello è un nostro patrimonio sancito da un contratto
firmato da noi e nessuno lo può toccare né il Consiglio né la Regione né Pensplan. Pensplan lo sa che non può toccare quei soldi e il Consiglio non riceverà nulla da Pensplan perché sarebbe un rischio altissimo per loro.