«Sono rimasto sconcertato per l'episodio di bullismo avvenuto davanti a una scuola media cittadina (la scuola media Bresadola, ndr). Sono rimasto sconcertato come padre e come insegnante, prima ancora che come sindaco. Credo che il fatto non vada archiviato in fretta come una qualsiasi bravata: è necessario alzare guardia e la soglia dell'attenzione, perchè questi comportamenti sono inaccettabili».

Il sindaco Alessandro Andreatta commenta così «l'aggressione subita ieri mattina da una mamma che era accorsa all'uscita della scuola per difendere la figlia bersagliata da giorni da un gruppo di bulli».

«Esprimo la mia solidarietà alla signora, che deve avere passato un momento davvero brutto - continua il primo cittadino di Trento -. Credo che come adulti dobbiamo interrogarci su come vivono i nostri figli, sui valori che stiamo trasmettendo, sul loro rapporto con la violenza. Credo che dobbiamo essere più attenti e cercare di cogliere ogni piccolo segnale di allarme. Di sicuro non possiamo assuefarci a episodi come quello di ieri: spero che anche le scuole coinvolte avviino una riflessione, per capire innanzitutto e poi per intervenire con misure educative».

«La scuola - conclude il sindaco uscente, che è candidato per il centrosinistra nelle comunali del 10 maggio - non è un mondo a parte, è lo specchio di quello che siamo, delle virtù civili e delle capacità relazionali che, in quanto adulti, siamo riusciti a trasmettere. Se devono intervenire i carabinieri a regolare i rapporti tra ragazzi o tra ragazzi e genitori, significa che qualcosa non va. Di questo, spero che tutti ce ne prendiamo carico, ognuno esercitando responsabilmente il proprio ruolo».

Su Facebook però Marzia Maggi dà un'altra versione dei fatti: «Mi spiace cari signori io c'ero e le cose non sono andate proprio cosi ... il ragazzo ha DIFESO un'amica insultata dalla signora e quando é intervenuto dicendole "chi sei e perche offendi la mia amica" lei lo ha menato alla grande».