Trento, raddoppiati gli incidenti stradali causati da abuso di alcol e droga
Nel corso dell’ultimo anno, il numero degli automobilisti fermati in città per guida in stato di ebbrezza oppure per l’assunzione di sostanze stupefacenti è duplicato
Nel corso dell’ultimo anno, il numero degli automobilisti fermati in città per guida in stato di ebbrezza oppure per l’assunzione di sostanze stupefacenti è duplicato. Il dato è emerso ieri mattina, in occasione di una conferenza stampa organizzata dall’Automobile club di Trento (Aci) per promuovere alcune misure di trasparenza e semplificazione del controllo di velocità.
In particolare, il dirigente Paolo Armellini, dello staff di comando del corpo di polizia locale di Trento, ha rilevato come nel 2015 vi sia stata una vera e propria impennata delle sanzioni comminate a conducenti risultati positivi ai controlli sulle droghe, oppure con indici alcolemici nel sangue nettamente superiori a quelli consentiti per legge.
«Malgrado le campagne informative - specifica Armellini - e la maggiore attenzione prestata da una parte della popolazione nei confronti delle bevande ad alta gradazione dopo i pasti serali, abbiamo registrato un aumento considerevole degli automobilisti in stato di alterazione per alcol e sostanze stupefacenti. Rispetto allo scorso anno, ed a parità di controlli da parte delle pattuglie stradali, il numero di casi è già raddoppiato».
In soli otto mesi, stando a quanto riferito, 29 incidenti su un totale di 536 sono stati causati da guidatori in preda ai fumi dell’alcol o con i riflessi annebbiati dalle droghe.
«Ultimamente - aggiunge Armellini - abbiamo constatato anche la ricomparsa di persone con tassi alcolemici molto alti, come non si vedevano più da diverso tempo. Parliamo di persone con più di 3 grammi per litro di alcol nel sangue, ovvero decisamente ubriachi».
L’allarmante quadro è stato riportato nell’ambito di un incontro organizzato dai dirigenti dell’Aci per chiedere una maggiore trasparenza nell’utilizzo delle apparecchiature di controllo della velocità, una semplificazione delle regoli stradali ed un incremento delle misure di promozione di comportamenti virtuosi sulla strada.
«Invitiamo le forze dell’ordine - ha chiosato il presidente dell’ente pubblico Roberto Pizzinini - ad una certa trasparenza nell’impiego dei sistemi automatici di rilevamento della velocità. Al riguardo, penso che una adeguata segnalazione della presenza di una pattuglia con riguardevole anticipo possa favorire una maggiore fluidità del traffico e tutelare l’incolumità di chi guida. Esprimiamo, invece, la nostra ferma contrarietà ad apparecchiature nascoste o camuffate, veri tranelli finalizzati a rimpinguare le casse pubbliche».
L’istanza - motivata dalla necessità di ridurre quanto più possibile gli infortuni sulle strade (nel 2013 ne sono stati registrati 1.479 in Trentino) e dalla volontà di perseguire l’obbiettivo comunitario di diminuzione del 50% degli incidenti entro il 2020 - è stata presentata insieme alla proposta di uniformare i limiti di velocità. In merito, è stata rilevata l’opportunità di definire un numero di valori fissi da rispettare a seconda delle circostanze e dal tipo di strada, in modo tale da consentire anche una congruità tra il limite di velocità e la sezione della carreggiata.
In generale, si propone l’applicazione di uno schema costante che presume un valore minimo di 30 ed un massimo di 50km/h per la viabilità nei centri urbani, di 70 e 90km/h per gli ambiti extraurbani e di un minimo di 110 ed un massimo di 130km/h per le autostrade.