Smantellato racket del sesso 8.000 euro a ragazza al mese
I carabinieri hanno smantellato un giro di sfruttamento della prostituzione attivo da parecchi mesi tra Trento e Pavia. Sei le persone coinvolte, quattro colpite da custodia cautelare in carcere, una ai domiciliari, un’altra denunciata a piede libero.
Si tratta di due albanesi, tre romeni tra cui due donne ed un trentino, un roveretano di 37 anni. Costringevano a prostituirsi cinque ragazze, che erano attive tra via Brennero e via Bolzano, per strada ed in appartamenti.
Le indagini, scattate a settembre, hanno permesso di scoprire come alcune delle ragazze subissero lo sfruttamento da parte di più soggetti: il vero e proprio protettore da un lato ma anche altre donne, prostitute loro stesse, che avevano deciso di fare un «salto di qualità» diventando a loro volta protettrici.
Il giro d’affari stimato era di circa 8000 euro a ragazza al mese.
Parte dei proventi dello sfruttamento veniva «reinvestito» dai protettori nelle slot machine, da cui il nome dell’operazione «Casinó»
Nome che è stato poi mutato in «8 marzo» dato che gli arresti sono stati effettuati il giorno della Festa della donna, con un significato particolare vista la «liberazione» delle ragazze dallo stato di costrizione in cui si trovavano.
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