Una tranquilla domenica di guerriglia urbana in centro storico a Trento: le prime scintille sono arrivate in tarda mattinata, con qualche scaramuccia tra diverse fazioni, legate non tanto alla spartizione del territorio per lo spaccio, quanto a piccole liti personali per episodi minori di microcriminalità. In questo caso a scatenare la violenza sarebbe stato il furto di una bici. Un episodio che ha scatenato le polemiche politiche.

Poco dopo le 13.30 il primo episodio, in via Prepositura davanti al negozio di kebab: un ragazzo, probabilmente minorenne, si becca due bottigliate, una al viso e una alla coscia. Arriva l'ambulanza e il giovane viene immediatamente soccorso e portato all'ospedale, dove avrà una prognosi di qualche giorno.

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Poco dopo, nella vicina piazza Dante, scatta la rissa: inizialmente un confronto verbale tra due persone delle diverse fazioni (una del nord Africa, ovvero Marocco, l'altra dell'Africa subsahariana. In breve tempo arrivano i rinforzi e si scatena un inseguimento, trenta persone da una parte, trenta dall'altra, con lancio di oggetti, tra cui bottiglie, coperchi dei cestini delle immondizie, pali di legno e tombini.

In pochi minuti, sotto gli occhi attoniti e spaventati di turisti e cittadini che si godevano qualche raggio di sole in piazza, la guerriglia si esaurisce, grazie anche al pronto intervento delle forze dell'ordine.

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«Una vergogna vedere scene così nella nostra città: violenza e illegalità la fanno fa padrone. Il sindaco si dimostra sempre più inadeguato e senza spina dorsale», chiosa Cristian Zanetti di Forza Italia, che ha seguito in diretta tutti i fatti. 

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