Attentato contro Poste Italiane Indagini a tutto campo - Foto - Video

Indagini a tutto campo dopo l'attentato incendiario, che nella notte ha colpito Poste Italiane. Nove autovetture Panda, nuove, sono bruciate nel parcheggio degli uffici di via Trener, a Trento Nord.

L'allarme è scattato intorno alle 5 del mattino, grazie alle segnalazioni dei passanti e degli automobilisti che, dalla tangenziale, vedevano chiaramente le fiamme alzarsi dal piazzale.

Polizia e carabinieri sono intervenuti sul posto e ora sono in corso rilievi e approfondimenti per stabilire, con l'aiuto dei tecnici, le origini del rogo, che pare doloso (foto di Paolo Pedrotti e Marica Viganò, video di Alessandra Lai).

Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, alla luce di quanto successo, ha convocato per domani alle 10, presso il Commissariato del governo, il Comitato provinciale per la sicurezza. Il sindaco ha espresso solidarietà a Poste Italiane.

«Chi questa notte ha appiccato il fuoco alle vetture delle Poste italiane in via Trener ha commesso un atto estremamente grave, che crea profondo sconcerto. Non è con azioni violente che si affermano idee o si manifesta dissenso», commentano im una nota congiunta i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, che «condannano con fermezza quanto accaduto alla filiale delle poste di via Trener».

«Siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura faranno tutto il possibile per individuare i responsabili in tempi brevi - spiegano Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. In queste ore il nostro pensiero è per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Poste a cui va la nostra solidarietà. Non è certo facile ritornare sul proprio posto di lavoro dopo quanto accaduto, ma non ci si può permettere di lasciarsi intimidire da dimostrazioni di tale violenza».

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