Divieto di sosta ignorato 160 multe in una serata
Qualche giorno fa, nel bilancio annuale riferito all'anno scorso, la polizia locale riferiva di un aumento vertiginoso delle multe: +26% rispetto al 2015. Ma anche il 2017 non è iniziato male per le casse pubbliche: colpa delle operazioni di pulizia strade, iniziate un paio di settimane fa e caratterizzate da un centinaio di multe ogni notte. Verbali lasciati sul parabrezza dei veicoli parcheggiati in divieto di sosta nonostante l'avviso agli automobilisti a spostare le vetture per consentire il lavoro dei mezzi di Dolomiti Energia. Il caso più clamoroso è avvenuto nella serata di venerdì, quando gli agenti della polizia locale hanno comminato 160 sanzioni del valore di 41 euro l'una (l'importo viene ridotto del 30% in caso di pagamento entro 10 giorni).
Ad impegnare maggiormente i vigili è stata la grande area di sosta di piazzale Sanseverino, dove sono stati un centinaio gli automobilisti multati. Avevano lasciato auto e caravan parcheggiati per proseguire il venerdì sera facendo un giro in città. Attorno alle 22 gli agenti hanno compiuto un sopralluogo e avviato l'attività sanzionatoria vista la presenza di due cartelli che riferivano (nella foto) del lavaggio delle strade dalle 19 alle 5 del mattino del giorno successivo. Gli automobilisti non hanno certo accolto l'accaduto con filosofia, e nel parcheggio si è creato un assembramento di circa 40 persone, che ha attirato l'attenzione di una pattuglia della polizia.
Alcuni multati sono convinti che il divieto non fosse presente prima dell'arrivo dei vigili, altri riferiscono di aver notato il segnale spostato di alcuni metri rispetto all'ingresso, tanto da ritenere che si riferisse solo a una specifica porzione del piazzale. Decine di automobilisti hanno così deciso di «coalizzarsi» e individuare assieme la strategia da adottare nei confronti del Comune, convinti che quelle sanzioni siano ingiuste. Hanno dunque dato vita a un gruppo sull'applicazione di messaggistica WhatsApp, dove ieri per tutta la giornata si sono scambiati pareri e testimonianze: «Chiediamo alla polizia locale di visionare i nastri delle telecamere che sorvegliano il parcheggio, così potremo stabilire se i cartelli erano visibili e apposti correttamente. A quel punto potremo fare ricorso alle autorità competenti» è stata la linea dettata dalla maggioranza. In alcuni si sono anche presentati al comando di via Maccani per chiedere spiegazioni.
Il comandante Lino Giacomoni intanto assicura: «Prima di avviare l'azione repressiva nei confronti di quanti non hanno rispettato il divieto, gli agenti hanno controllato il corretto posizionamento della cartellonistica. Su questo siamo molto rigorosi, proprio perché puntualmente ogni anno scattano proteste e qualcuno si rivolge persino al Tar». Secondo quanto riferito da Giacomoni, i cartelli vengono posizionati 48 ore prima del lavaggio strade e il loro corretto posizionamento viene verificato ben tre volte nel corso della giornata: «Teniamo un registro sul quale annotiamo gli orari in cui i vigili sono passati per controllare che i divieti non siano spostati, buttati a terra o schiacciati».
Gli automobilisti vogliono vederci chiaro. Alessio G. è uno di loro: ha parcheggiato la sua vettura a San Severino attorno alle 21.30, quando l'area doveva essere inaccessibile già da due ore e mezza: «Non avrei avuto modo di entrare nel parcheggio se ci fosse stato il divieto. Ciò che ho potuto fare è stato contestare il fatto ai vigili che al mio rientro stavano multando altre vetture, ma mi hanno risposto che avrei dovuto fare ricorso e, come sappiamo, è una pratica che porterebbe via tempo e denaro. Io e tutte le altre persone coinvolte siamo rimasti allibiti da quanto successo, soprattutto perché il cartello non era presente all'entrata». Il comandante della polizia locale è certo che la disattenzione abbia giocato un brutto scherzo alle persone multate: «Mediamente ogni sera vengono accertate tra le 90 e le 100 violazioni, nonostante il posizionamento di cartelli e avvisi. A noi non interessa comminare così tante multe ogni giorno, avremmo anche altro da fare...».