Processo per il blitz contro Forza Nuova Protesta davanti al tribunale. Area blindata
Condanna, poco fa, per i due anarchici accusati dopoil blitz contro un gazebo di Forza Nuova in via Manci a Trento: 4 mesi e 15 giorni e 4 mesi e 10 giorni le pene. Disposta per i due imputati anche una misura restrittiva: uno ha l'obbligo di firma e l'altro il divieto di accesso a Trento.
La senteza è arrivata verso le 15, in un Palazzo di giustizia «blindato» dove in mattinata si era tenuta l'udienza di convalida dell'arresto di quattro giovani, due di area anarchica e due del centro sociale Bruno, arrestati sabato pomeriggio con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Il giudici Giovanni De Donato, accogliendo la richeista del pm Pasquale Profiti, ha convalidato l'arresto dei quattro giovani.
I due giovani dell'area anarcoinsurrezionalista avevano chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato e il processo è stato celebrato nel primo pomeriggio.
I due esponenti del centro sociale, che sono stati scarcerati, andranno invece in aula nel mese di febbraio 2018.
La difesa è sostenuta dagli avvocati Nicola Canestrini (sotto nella foto al cellulare) e Giampiero Mattei.
Un gruppo di artisti trentini ha lanciato una lettera aperta che polemizza con la concessione degli spazi di via Manci a Forza Nuova, rilancia un allerta sul pericolo neofascismo e solidarizza con i quattro arrestati.
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In aula attivisti anarchici e del centro sociale ed esponenti di Forza Nuova si ritroveranno di nuovo faccia a faccia, su fronti opposti: i primi nelle vesti di imputati, i secondi come parti lese per l'aggressione di sabato al gazebo del movimento. In vista del processo per direttissima la Procura ha citato come testimoni, i tre poliziotti e il carabiniere rimasti contusi nel bloccare sabato i giovani che avevano divelto il gazebo di Forza Nuova.
Oggi in udienza sono presenti alcuni attivisti del movimento della destra radicale, tra cui Numa de Masi, che lamenta danni materiali per circa 3.000 euro. Forza Nuova questa mattina chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento a carico dei quattro attivisti arrestati. Attivisti che hanno trascorso la domenica due in cella nel carcere di Spini di Gardolo e due nella camera di sicurezza della Questura.
Polizia e carabinieri hanno disposto per oggi un rafforzamento delle misure di sicurezza a Palazzo di giustizia. Il centro sociale Bruno ha già annunciato la sua mobilitazione a sostegno dei compagni arrestati.
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Sul fronte opposto Forza Nuova ieri è scesa in campo con la sua pagina Facebook nazionale: «La velocità e la destrezza dei militanti ha fatto sì che nella colluttazione gli anarchici avessero la peggio». La nota si concluse così: «Forza Nuova ha dimostrato di saper costantemente difendere l'agibilità in città considerate una volta roccaforti rosse e, con il proprio senso del dovere e l'amore per la propria Patria, ribadire che ne oggi ne mai nessuno potrà fermare chi ogni giorno dà "Tutto per la Patria"!».
La tensione è alta a Trento dopo l'aggressione ai militanti di Forza Nuova e alle forze dell'ordine di sabato.
Gli Anarchici hanno raggiunto largo Pigarelli. È arrivato anche il corteo del centro sociale Bruno.
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Guarda il video:
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COSA È SUCCESSO
Volti coperti da passamontagna, lancio di bidoni della spazzatura, qualcuno con una spranga tra le mani: questa la "fotografia" di Corso Tre novembre dopo le 22 di sabato. E la protesta prosegue.