Permessi, Zappini indagata per truffa L'accusa: era alle Maldive nei giorni in cui doveva assistere un familiare
Durante alcuni dei giorni di permesso sarebbe stata in vacanza all'estero
Il nome della dirigente della Centrale Unica di Emergenza Luisa Zappini è finito nel registro degli indagati per un presunto utilizzo improprio dei permessi di cura a un familiare. Il reato ipotizzato è quello di truffa: durante alcuni dei giorni di permesso concessi per legge, la numero uno del Cue sarebbe stata in vacanza all'estero. Il procuratore capo Marco Gallina ha aperto un fascicolo, dopo la segnalazione fatta dal consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi, che ha presentato anche un'interrogazione per sapere se Piazza Dante sia intenzionata ad adottare delle iniziative. Va detto che l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto a tutela della stessa Zappini e non rappresenta una prognosi di colpevolezza.
Contestualmente alle verifiche avviate dalla Provincia (di cui la dirigente è dipendente), la Procura ha puntato la lente su tre distinti episodi risalenti agli ultimi anni. Il caso scoppia peraltro ad urne aperte: Zappini (da 18 anni presidente dell'Ipasvi) è il nome di punta di una delle due liste candidate a guidare il Collegio trentino degli infermieri professionali. Le votazioni si chiuderanno questo pomeriggio alle 15. I documenti di cui è entrato in possesso Degasperi sono stati acquisiti dalla polizia per fare piena luce sulla vicenda. Si tratta della tabella che riepiloga le ore di servizio, ma anche di tre distinte email scritte da Zappini e di un biglietto aereo.
Il primo episodio contestato alla dirigente del Cue risale all'ultima settimana di febbraio e ai primi giorni di marzo 2015. Secondo quanto emergerebbe dalla documentazione, Zappini avrebbe usufruito dei permessi previsti dalla legge 104 proprio nei giorni in cui si sarebbe trovata in vacanza alle Maldive. In una mail, in particolare, la dirigente darebbe istruzioni ad un collaboratore su come gestire la compilazione del riepilogo delle presenze mensili, parlando esplicitamente di ferie e chiedendo l'inserimento nella tabella di cinque giorni di permesso per l'assistenza di un familiare (da lunedì 23 a mercoledì 25 febbraio, ma anche lunedì 2 e martedì 3 marzo). In un'altra mail inviata in quei giorni, Luisa Zappini annuncerebbe ad un'altra persona di trovarsi alle Maldive, mentre nell'ultimo messaggio di posta elettronica racconterebbe di godersi sole e mare nell'arcipelago dell'Oceano Indiano noto per essere un autentico paradiso.
Il secondo episodio sarebbe avvenuto nel mese di settembre 2015. Anche in questo caso il riepilogo del conteggio ore di servizio registra l'utilizzo di due giornate di permesso con legge 104 - nello specifico giovedì 10 e venerdì 11 - dopo la trasferta di mercoledì 9 fuori dal Trentino. In base ai dati riportati su un biglietto aereo EasyJet (sul quale compare il nome della passeggera Luisa Zappini e di cui la Procura è entrata in possesso), la dirigente si sarebbe imbarcata all'aeroporto Fiumicino alle 17.25 del 9 settembre 2015 - dunque al termine della sua trasferta a Roma - e alle 17.55 sarebbe decollata alla volta di Parigi. Il giorno dopo (sempre secondo il riepilogo di servizio) Zappini avrebbe assistito il familiare per 7 ore e 36 minuti. Sarà la Procura a verificare se il viaggio in Francia fosse compatibile con la cura di una persona.
L'ultimo episodio concerne le elezioni Ipasvi che si sono svolte il 25, 26 e 27 novembre 2017 a Trento e che - secondo quanto riportato dai giornali - erano state presiedute proprio da Zappini, come prevede tra l'altro la legge. Eppure, il prospetto individuale che raccoglie le presenze della dirigente riporta l'attribuzione di un permesso previsto dalla legge 104. Nelle scorse settimane, un dipendente del Poli aveva perso il posto dopo essere stato sorpreso alla partita di pallavolo mentre stava sfruttando i benefici della legge.
IL «CASO» AUTO
Una seconda interrogazione depositata in Provincia vede protagonista la dirigente della Centrale Unica di emergenza Luisa Zappini. Anche in questo caso, a presentarla è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi, che si focalizza sull'utilizzo dell'auto di servizio.
L'ipotesi è che la Fiat Bravo - con targa della protezione civile e in dotazione alla Cue - sia stata utilizzata dalla dirigente per svolgere un incarico di docenza che le è stato assegnato dal direttore dell'Istituto professionale Barelli di Riva del Garda (17 ore di docenza a 60 euro l'una su «Principi organizzativi e metodologie del lavoro in ambito sanitario»). La macchina è stata infatti fotografata nel parcheggio della scuola per operatori socio sanitari. «La presenza del mezzo era stata notata dai cittadini già in precedenza, e una sola verifica da parte mia è stata sufficiente per confermare la fondatezza della segnalazione» ha scritto Degasperi nell'interrogazione. Il consigliere pentastellato chiede dunque chiarimenti alla Provincia sull'utilizzo della vettura di servizio.