«Caso gender», interviene l'autrice
«Chi di voi ha letto il libro, lo ha trovato pericoloso?»
Dopo le polemiche legate alla diffusione a scuola di «Extraterrestre alla pari» (qui l'intervento dell'assessore Segnana, qui la presa di posizione delle formatrici e qui l'intervento di Claudio Cia) e alle accuse che possa avere contenuti vicini alla controversa teoria gender, è stata la stessa autrice, Bianca Pitzorno, ad intervenire sulla vicenda.
Attraverso un post sulla propria pagina Facebook, la nota e apprezzata autrice per l'infanzia sassarese, ha spiegato di aver ricevuto notizia delle polemiche sorte in provincia riguardo al testo, la cui adozione in alcuni istituti ha portato la giunta Fugatti a stoppare alcuni progetti sulla relazione di genere.
«Di questi giorni è la notizia che nelle scuole del Trentino la presenza di "Extraterrestre alla Pari" tra i libri proposti ha fatto sospendere una iniziativa di educazione alla parità di genere. Chi di voi lo ha letto, lo ha trovato pericoloso? Secondo voi l'avventura terrestre di Mo invita al "sesso fluido", o piuttosto mette in luce la assurdità di certi pregiudizi? Oggi che il capitano Samanta Cristoforetti è andata nello spazio e si prepara a ritornarci, non trovate logica la disperazione della zia astronoma di Mo che non può fare altrettanto? Cosa c'entra questa critica alla obbligatorietà di ruoli con la disforia di genere? Quando Mo dall'esame dei cromosomi scopre di essere una femmina lo accetta tranquillamente, non manifesta nessuna intenzione di cambiare sesso, anche se come maschio viveva meglio. Semplicemente si rifiuta di vivere in una società dove alle femmine (e ai maschi) determinate attività e determinati sentimenti - che non hanno niente a che fare con l'attività sessuale e con la riproduzione - sono vietati».
La scrittrice ha espresso dunque la sua amarezza non nascondendo una certa incredulità nell'apprendere come un libro pubblicato nel 1979 e apprezzato da decenni possa aver dato il là a polemiche, ribadendo come l'intento del libro sia quello di far riflettere su come l'essere maschio o femmina influenzi la vita di ciascuno fin da piccoli (si pensi ad esempio alle discipline sportive da seguire o ai giocattoli da utilizzare) attraverso le scelte che gli adulti fanno per loro seguendo spesso non in prima battuta le attitudini dei bambini o dei ragazzi, ma in base al loro sesso.
Nel frattempo, dopo lo stop da parte della giunta ai progetti per l'educazione di genere e la promozione delle pari opportunità, on line nelle ultime ore si sono diffuse voci sul ritiro dagli istituti trentini di una serie di libri di testo. Notizie non vere e che fanno riferimento all'elenco di testi «censurati» nell'estate del 2015 dall'allora neosindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ne aveva disposto il ritiro dalle scuole dell'infanzia.