Il ministro Toninelli all'attacco dell'A22

«Vogliamo vederci chiaro sui disagi che si sono verificati negli ultimi giorni sulla A22 autostrada del Brennero. È infatti già in corso un’ispezione per verificare che il concessionario sia intervenuto adeguatamente per garantire la sicurezza degli utenti, come prevede la convenzione». Lo dice il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in una nota nel quale ricorda che la concessione è scaduta da anni e si è «ad un passo dal rinnovo con una gestione totalmente pubblica e più conveniente».

«Per la gestione dell’A22 la concessione è scaduta da anni e siamo a un passo da rinnovarla con una gestione totalmente pubblica e più conveniente per i territori e per chi viaggia - aggiunge - Nonostante ciò l’attuale concessionario, la cui gestione non si può dire sia stata soddisfacente in questi giorni, e che in questi anni di proroga ha continuato a godere di ricchi profitti, ha fatto ricorso contro la rivoluzione che stiamo mettendo in atto. Una scelta incomprensibile, a meno che la si legga alla luce del tentativo di continuare a guadagnare con gli enormi dividendi di una concessione che non vorrebbero finisse mai».

«Ma noi non ci fermeremo - conclude - siamo convinti della rivoluzione nella gestione delle autostrade che stiamo portando avanti. Una rivoluzione che garantirà pedaggi più bassi ed equi, servizi migliori e utili reinvestiti sul territorio».

A Toninelli hanno risposto in tanti, a partire dal presidente di Autobrennero, Luigi Olivieri: «L’ispezione è un suo diritto ed è un nostro dovere rispondere alle richieste che gli ispettori faranno».  «Sarà un’occasione - ha proseguito - per fare verificare il nostro operato -. Sono convinto che, con le condizioni date, abbiamo agito al meglio. Certo domani si potrà dire che avremmo potuto fare anche altro. Certo è che abbiamo fatto di tutto per tenere aperto il Brennero, che è nostro dovere, nonostante la concessione scaduta. In poco meno di 48 ore siamo riusciti a ripristinare la normalità».

«Ci dispiace molto - ha concluso - per i cospicui disagi che alcuni hanno subito, ma nonostante ciò nessuno si torto un solo capello. Merito dei 200 per turno al servizio per l’Autobrennero che per 48 ore hanno lavorato con protezione civile, polizia di stato e vigili del fuoco».

«Ma quale rivoluzione? La proposta di una gestione totalmente pubblica dell’autostrada A22 risale al 2014». Lo dice all’Ansa il presidente della Regione Trentino Alto Adige-Suedtirol, Arno Kompatscher, governatore della Provincia autonoma di Bolzano.
«L’ho fatta io - aggiunge - con l’allora governatore del Trentino, Ugo Rossi, con un accordo col ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Quindi complimenti, benissimo, andiamo avanti».

Sull’ispezione ministeriale riguardo alla gestione dell’A22 da parte dell’Autobrennero negli ultimi giorni di neve, il presidente della Provincia autonoma spiega: «Da parte nostra, abbiamo in programma una riunione con la società di gestione, la protezione civile, il commissariato del governo, la questura e tutte le forze dell’ordine. Prima di qualsiasi commento, abbiamo bisogno di fare un’analisi come giunta provinciale».

Maurizio Fugatti: «Quello che chiediamo noi è quello che chiede lui. Vada avanti  e lo faccia nell’interesse dei territori che hanno costituito la società».

Ma Toninelli, non soddisfatto, ha rincarato la dose con una nuova nota:

«Chi si è ingrassato con la grande mangiatoia delle autostrade cercherà in tutti i modi di fermarmi, ma vado dritto per la mia strada e rimetterò a posto le cose, con infrastrutture meno care e più sicure». «La mia nota di oggi era chiara: si parlava di rinnovo a una concessionaria totalmente pubblica, ripeto totalmente, come non lo è Autobrennero Spa».

«Ma autenticamente pubblico - prosegue il ministro - sarà finalmente l’interesse privilegiato con il nuovo schema di concessione, sia in favore dei territori che dei cittadini che viaggiano. Stop infatti all’asfalto elettorale, ai clamorosi e ingiustificati dividendi. Sì a maggiori investimenti su servizi e sicurezza, ma anche a pedaggi più equi per chi viaggia».


 

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