Esami a settembre, lettera di 222 docenti a sostegno della reintroduzione E' stata inviata all'assessore Bisesti

di Giorgio Lacchin

Una lettera a sostegno della reintroduzione degli esami a settembre è stata consegnata all’assessore all’Istruzione, Mirko Bisesti, e al dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Roberto Ceccato.

Ciò che colpisce è che il testo sia stato sottoscritto da 222 docenti delle scuole medie e superiori del Trentino: da Rovereto a Cles, da Tione al Primiero, da Trento a Riva e alla val di Fassa. Duecentoventidue firme raccolte dal 25 al 31 luglio (la raccolta è tuttora aperta).

I docenti «hanno dato la loro adesione in una settimana», si legge, «tramite un modulo Google online che prevedeva la firma virtuale della lettera e il consenso ad apporre il nominativo sul documento».

L’annuncio di Bisesti è di tre settimane fa, proprio dalle colonne dell’Adige: «Il sistema dei debiti formativi non mi convince», disse, «manca una “prova” da superare per passare alla classe successiva. Serve una formula che responsabilizzi gli studenti più di quanto avviene adesso». Alla domanda se stesse pensando di reintrodurre gli esami di riparazione, l’assessore rispose di essere «orientato» proprio «in quella direzione» (la riforma potrebbe entrare in vigore dall’anno scolastico 2020/21). Ed ecco, adesso, l’”onda” dei 222: potente, fragorosa. 

«Nell’esperienza ultradecennale di applicazione delle “carenze formative” in difformità rispetto al restante territorio nazionale», scrivono i 222 docenti, «il sistema adottato in provincia di Trento ha mostrato tutti i suoi limiti».

Il ritorno all’esame di riparazione è «senz’altro opportuno e auspicabile», prosegue la lettera. 

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