Veneto, Moretti in campo. Puppato: primarie già scritte

L'europarlamentare Pd Alessandra Moretti, già vicesindaco di Vicenza, oggi ha confermato che ambisce a sfidare Luca Zaia alle regionale 2015, ma prima passerà per le primarie del partito. All'annuncio della nota politica veneta, uno dei volti più visti nei talk-show e già portavoce di Pierluigi Bersani prima di avvicinarsi a Matteo Renzi, ha replicato duramente la senatrice Laura Puppato, svelando le forti tensioni che anche questo passaggio sta provocando fra i democratici

di Redazione Web

L'europarlamentare Pd Alessandra Moretti, già vicesindaco di Vicenza, oggi ha confermato che ambisce a sfidare Luca Zaia alle regionale 2015 ma prima passerà per le primarie del partito. All'annuncio della nota politica veneta, uno dei volti più visti nei talk-show e già portavoce di Pierluigi Bersani prima di avvicinarsi a Matteo Renzi, ha replicato duramente la senatrice Laura Puppato, svelando le forti tensioni che anche questo passaggio sta provocando fra i democratici

 

 

«Mi candido alle primarie - ha detto Moretti - perché voglio vincere questa sfida e voglio che il mio, il nostro partito vinca questa sfida. Ma anche per i tanti cittadini veneti che credono in una vera alternativa e che possono farcela».

alessandra moretti

 

In una conferenza stampa a Vicenza, l'europarlamentare ha spiegato la scelta di prendere parte alle primarie che designeranno - il 30 novembre - il candidato del centrosinistra alle regionali in Veneto.

«Per questo - ha aggiunto - mi sono messa in gioco, anche perchè non mi sono mai tirata indietro di fronte alle sfide, neanche quelle più difficili.

L'ho fatto non senza dubbi, ma vi assicuro che non ho paura. Posso avere anche dei sensi di colpa, nei confronti delle persone a cui chiederò un'altra volta di essermi vicino, che sono i miei genitori e i miei figli, perchè questa è una scelta che comporta conseguenze importanti dal punto di vista organizzativo e familiare. Sono convinta che possiamo farcela. E possiamo farcela solo se saremo uniti e se questo cammino che abbiamo voluto intraprendere attraverso il metodo che il partito democratico si è dato sin dall'inizio, le primarie, lo faremo tutti insieme, tenendoci per mano».


Secondo la senatrice Puppato, però, la candidatura di Alessandra Moretti alle primarie in Veneto è «una mediazione che superficialmente rispetta la democrazia e gli statuti, ma nella sostanza porta a precludere il successo alle altre candidature».

laura puppato

Una presa di posizione dura dell'ex sindaco di Montebelluna, che nelle settimane scorse aveva ventilato l'ipotesi di candidarsi a patto che le regionali in Veneto potessero trasformarsi in un laboratorio per un'aggregazione di centrosinistra aperta e capace anche di dialogare con il movimento Cinque stelle. Più o meno l'opposto del partito renziano a vocazione maggioritaria.

 

Per tornare alla querelle odierna, Puppato ha aggiunto: «Moretti ha tutti gli strumenti per gestire al meglio la situazione. Come unica cosa, la invito a pensare, a pensare molto con la sua testa, a sentire tutti ma scegliere in maniera individuale.

 

La senatrice afferma di ritenere che nel suo partito si insista «a voler dare l'egida, quindi le corsie preferenziali, a un candidato che si ritiene ideale».

 

Si «tolga di mezzo subito  la supponenza che trovo sia il difetto che maggiormente rappresenta un certo tipo di dirigenza, la stessa supponenza che ci ha travolto in passato. Mi sarebbe piaciuto che questa partita fosse nata in modo più sereno, senza grandi sponsor che di solito inficiano il risultato e quindi la partecipazione popolare. Le primarie sono vere, la gente viene vota e decide, ma se vengono percepite come artefatte e le strade come già segnate è chiaro che diventano un elemento non così vitale né così garantista», conclude la senatrice.

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