Profughi: Berlino: sanzioni per i Paesi Ue non solidali
Il ministro dell’Interno tedesco Thomas De Maiziere propone la via delle sanzioni per i Paesi che non si atterranno al principio delle quote dei migranti. «Ai paesi che si rifiutano non succede nulla. E i migranti li attraversano». «Perciò io credo si debba parlare a questo punto di strumenti di pressione», ha detto in un’intervista alla Zdf.
De Maiziere ha sottolineato di condividere la proposta in materia del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, di ridurre per questi Paesi i fondi europei.
Frattanto, dal Cremlino, a proposito della poemica sulla presenza militare in Siria, si sostiene che senza il sostegno russo a Damasco, la situazione in Siria «sarebbe stata ancora peggiore che in Libia e il flusso di rifugiati sarebbe stato molto più ampio».
Lo ha detto lo stesso presidente Vladimir Putin intervenendo a Dushambè, al summit della Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto). Il presidente ha quindi respinto «i tentativi di incolpare la Russia per il problema dei rifugiati».
E l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Antonio Guterrez, intervenendo oggi al Parlamento europeo, ha lanciato un appello per un’assistenza immediata alla Serbia alle prese con l’emergenza profughi alla frontiera con l’Ungheria. Dopo che l’Ungheria ha chiuso la frontiera, ha affermato l’Alto commissario, la Serbia diventerà inevitabilmente il centro della crisi migratoria. Per questo l’Unione Europea deve al più presto definire un programma di aiuti urgenti per sostenere gli sforzi del governo serbo.
«È necessaria una risposta immediata per aiutare la Serbia», ha detto Guterrez intervenuto oggi davanti la Commissione Affari esteri e diritti umani dell’Europarlamento. L’Alto commissario ha elogiato il modo serio e responsabile con cui la Serbia sta affrontando l’emergenza profughi.