Il messaggio audio dei kamikaze «Vendetta per l’arresto di Salah»
Il pc trovato nei pressi del covo di rue Max Roos a Schaerbeek conteneva anche un testamento audio con cui i due fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim Bakraoui annunciano di voler agire «per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam, il 18 marzo, e la morte di Mohammed Belkaid» qualche giorno prima nell’operazione a Forest. Lo riferisce la tv francese Tf1, aggiungendo che il "testamento" era indirizzato «alla madre e a un cugino Yassine A».
Gli attacchi - secondo l'emittente Vtm - di Bruxelles erano pianificati per il giorno di Pasquetta, ma sono stati anticipati a causa dell'arresto di Salah Abdeslam.
L'Isis ha addestrato e inviato in Europa centinaia di combattenti per attacchi nel Continente. Si tratta di cellule interconnesse come quelle di Parigi e Bruxelles con l'ordine di scegliere i luoghi, i tempi e i metodi di attacco. Lo apprende l'Associated Press da fonti delle sicurezza europee ed irachene.
In Italia intanto, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ipotizza nuove misure di sicurezza: «Stiamo valutando se è il caso» di spostare i controlli di sicurezza prima dell’ingresso negli aeroporti, «ma non illudiamoci che rafforzando i controlli all’ennesima potenza il rischio non esista: quello di Bruxelles, colpito ieri dall'attentato, è uno degli aeroporti più presidiati del mondo eppure è successo quello che è successo».
Intanto oggi il New York Times ha rivelato che l’Interpol aveva diramato un’allerta «di livello rosso» a tutte le polizie del mondo per Khalid el Bakraoui, che era ricercato in Belgio dallo scorso agosto per terrorismo.
Nei registri dell’Interpol si legge che era nato il 12 gennaio 1989, aveva la doppia cittadinanza belga e delle Bahamas, parlava francese e arabo.
Il Ny Times aggiunge che non compare un avviso di livello rosso per il fratello Ibrahim, il secondo kamikaze identificato.
Oggi si sono avute lunghe file alle stazioni delle metro di Bruxelles aperte. Da questa mattina le nuove misure di sicurezza prevedono lunghe perquisizioni per tutti i passeggeri, prima di entrare nella stazione.
Ad effettuarle sono soldati armati di mitra, che controllano tutte le borse, le valigie e le buste, e chiedono a tutti di togliersi il cappotto. Alla stazione De Bruckere, vicina al memoriale per le vittime, la fila è stata di almeno 20 metri per diverse ore. Stessi disagi per i passeggeri che cercavano di prenderla dalla Gare centrale.
Sempre oggi il presidente della commissione esteri del parlamento europeo, Elmar Brok, ha chiesto con forza una migliore collaborazione fra i servizi di sicurezza europei.
Intervistato da diversi media tedeschi, Brok ha sottolineato che solo 5 Paesi membri dell’Ue forniscono informazioni di sicurezza complete all’Europol, «e la Germania non è fra questi». Brok ha definito tale circostanza «uno scandalo».
«Bisogna smetterla con questa storia dei segreti fra i servizi di sicurezza nazionali in Europa», ha aggiunto.