Tensione nel Pd, Olivi a Zeni «Motivi la proroga di Flor»
Oggi, lunedì, in giunta provinciale l'assessore alla salute, Luca Zeni , spiegherà ai suoi colleghi le ragioni che lo hanno spinto a proporre il rinnovo del contratto per altri cinque anni al direttore generale dell'Azienda sanitaria, Luciano Flor , mentre solo tre mesi fa Donata Borgonovo Re , aveva annunciato - viceversa - la pubblicazione di un bando di concorso per la ricerca di un nuovo direttore generale. Il 26 ottobre è prevista l'approvazione della delibera.
Cosa è cambiato dal luglio scorso ad oggi? È cambiato per l'appunto l'assessore provinciale, visto che pochi giorni dopo l'intervista rilasciata all' Adige, con cui Donata Borgonovo Re aveva annunciato la ricerca di un nuovo direttore, il presidente della Provincia, Ugo Rossi , le ha revocato le deleghe di assessore, degradandola a consigliera semplice.
D'altra parte, era evidente da un anno e mezzo, che Flor e Borgonovo Re non andavano d'accordo, non si parlavano neppure. Si era creata una convivenza difficile, culminata in una sorta di aut aut: «O lei o io». Flor era infatti pronto, visto che il suo contratto scade ai primi di novembre, a ricollocarsi altrove. Si era già guardato in giro.
Ma la decisione del presidente Rossi di sacrificare Borgonovo Re, con la quale per altro non è mai riuscito ad entrare in sintonia anche su altre questioni, ha rimesso tutto in discussione, ridando fiato al sodalizio noneso-solandro, che era iniziato già nella scorsa legislatura, quando Rossi era proprio assessore alla sanità e il supermanager Flor fu scelto d'intesa con l'allora governatore Lorenzo Dellai .
Ora, il giovane e appena arrivato assessore Luca Zeni ha trovato nell'esperto direttore generale, Luciano Flor, indubbiamente una persona competente ed esperta, con il quale si è trovato subito a suo agio, instaurando, al contrario di chi l'ha preceduto, un rapporto di stima e collaborazione.
Morale, Zeni è pronto a proporre domani in giunta - ma la delibera sarà approvata il 26 ottobre - di rinnovare il contratto a Flor per un altro mandato (5 anni), ben inteso tenuto conto della compatibilità con l'Albo nazionale dei manager della sanità pubblica, che sarà istituito dal ministero della Sanità, che fin d'ora è chiaro che Flor avrà i titoli per essere iscritto, vista la sua lunga esperienza. Per altro già ad agosto il presidente Rossi aveva annunciato la volontà di prorogare il mandato a Flor per almeno un anno.
La novità ora del rinnovo dell'incarico del direttore generale, se da una parte rinsalda ancora di più il rapporto tra Rossi e Zeni, da lui scelto per rimpiazzare Borgonovo Re, dall'altra divide il Partito democratico.
Già lunedì scorso nella riunione del gruppo e del coordinamento l'ex assessora Borgonovo Re e il consigliere provinciale Mattia Civico hanno sollevato la questione, ricordando anche il ruolo di Flor nella commissione poi annullata dal Consiglio di Stato per la selezione dei progetti del Not. Zeni ha replicato che Flor era membro della commissione ma la valutazione giuridica sul fatto che ci potesse stare l'ha fatta la Provincia non lui, quindi non è stata una sua responsabilità quell'annullamento.
Oggi dunque prima in giunta e poi nella riunione del gruppo Pd a Zeni saranno chieste spiegazioni.
Il vicepresidente Alessandro Olivi dichiara: «In pochi mesi si è passati dal concorso, alla proroga breve all'Albo. Spetta all'assessore fare una proposta motivata. A me interessa competenza e adeguatezza al ruolo non le simpatie personali. La decisione dipenderà dalle ragioni che illustrerà alla giunta l'assessore».
Il capogruppo provinciale del Pd, Alessio Manica dichiara: «Per quel che ne so è un rinnovo sottoposto a clausola risolutoria all'entrata in vigore della normativa nazionale, l'assessore ce l'aveva già comunicato. Ho già detto che trovo normale che l'assessore voglia un periodo di stabilità. Spetta comunque a lui e non a me e ai consiglieri valutare quale sia la miglior scelta per l'Azienda».