I tre grillini autosospesi cancellati dal Movimento
Cancellati dall’accesso alla piattaforma del Movimento 5 Stelle, ossia dalla possibilità di poter votare e svolgere la propria attività di iscritti sullo strumento principe del partito grillino. Con una mail, arrivata per ora solo a uno dei tre capogruppo comunali grillini autosospesisi dal Movimento, Giovanni Rullo, Flavio Prada e Paolo Vergnano sono stati banditi dal sito movimento5stelle.it.
«Con una mail in arrivo dallo staff del Movimento - spiega Rullo - hanno comunicato, solamente a me per ora, la disiscrizione dal Movimento 5 Stelle». Per Rullo la decisione arrivata dallo staff (una mail senza firma e con l’oggetto: disiscrizione dal Movimento) non corrisponde a quanto richiesto dai tre: «Noi abbiamo mandato una richiesta di cancellazione dalla nuova associazione, ossia dal blog delle stelle, ma in verità è arrivata a me una mail con la disicrizione dal Movimento 5 Stelle. Di fatto siamo stati tutti e tre cancellati, per cui se proviamo a loggarci nella piattaforma movimento5stelle.it, per inserire attività e votare quando c’è da votare, non possiamo. Loro hanno frainteso perché io chiedevo la disiscrizione da una nuova associazione che è quella del blog delle stelle» e non la cancellazione dalla piattaforma degli iscritti. «Non è arrivata alcuna comunicazione di espulsione che è cosa ben diversa, ma non posso entrare alla piattaforma del Movimento. Loro hanno preso come pretesto la nostra raccomandata, ma la richiesta era diversa cioè di cancellarci dall’associazione».
Per Rullo «ci sono altri casi di chi non è iscritto all’associazione che a oggi possono entrare sulla piattaforma. Ma noi abbiamo i riflettori puntati» dice.
Rullo spiega che «ancora non si sa dove sia ora il confine tra la nuova associazione e il Movimento 5 Stelle, una sentenza in merito arriverà, ma dopo le elezioni». Rullo chiarisce come ora i tre siano «esclusi dall’utilizzo della piattaforma». Ma ciò significa anche che non siete più nel Movimento? «Occorrerà capire dopo, attendiamo questa sentenza» afferma Rullo.
Che ricorda come sia «nato anche un Comitato per la Difesa dei Diritti dell’Associazione M5s», guidato dall’avvocato Lorenzo Borrè, protagonista di altre battaglie giudiziarie contro i vertici del Movimento «che sta sostanzialmente impugnando l’utilizzo del simbolo del Movimento 5 Stelle». L’idea di Rullo è di «è di aderire perché c’è stata una trasformazione del Movimento sotto gli occhi di tutti. C’è una forma di trasformismo che ora è anche eccessivo» spiega Rullo facendo riferimento al fatto che tra i candidati sono stati accolti anche personaggi vicini ad altri partiti in passato o che addirittura si erano candidati sotto altri simboli.
«Io sostengo che si è intransigenti con gli altri e indulgenti verso se stessi» spiega Rullo in riferimento alle scelte compiute dai vertici del Movimento 5 Stelle sulle candidature a queste politiche. E proprio in aperta contestazione della scelta di alcuni candidati considerati poco in linea con la base e gli attivisti del Movimento, i tre capogruppo grillini di Rovereto, Arco e Riva avevano spiegato di non poter chiedere ai propri elettori di votare per il Movimento e si erano per questo autosospesi. In attesa che i probiviri si esprimano, è arrivata ora la cancellazione dalla piattaforma del Movimento.