La neve non arriva, nemmeno in quota ponte dell'Immacolata salvato dai cannoni
Aspettando la neve. Si potrebbe intitolare così il ponte di Sant’Ambrogio e Immacolata, primo vero test della nuova stagione invernale e trampolino di lancio verso il Natale.
Nella commedia di Samuel Beckett Godot non arriva mai. La neve invece, prima o dopo, per fortuna arriverà. Intanto hanno fatto un egregio lavoro di supplenza i cannoni per l’innevamento programmato di cui sono dotate le stazioni turistiche trentine. Il clima tra gli operatori resta positivo anche se per ora va meglio nei fondovalle, dove impazzano i mercatini, che sulle Dolomiti dove si guarda con qualche inquietudine al cielo.
Le premesse per una buona stagione ci sono tutte, manca solo la neve
«Grazie al grandissimo sforzo fatto dai nostri impiantisti - sottolinea Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing che quest’anno ha investito 2,6 milioni di euro per promuovere il nostro turismo invernale - tutte le località sciistiche della provincia hanno aperto. Questo è un primo dato positivo, specie rispetto all’anno scorso quando l’unica stazione ad aprire fu Campiglio. Sto rientrando da Milano e ho trovato un traffico intensissimo verso le nostre destinazioni. Nelle città e circondario, sull’onda dei mercatini e dello shopping, siamo al tutto esaurito. Più difficile in questo momento è dare dei numeri sulle stazioni montane visto che non tutte le strutture sono già aperte. I primi dati, però, sono incoraggianti: a Campiglio hanno registrato 4.000 primi ingressi (cioè sciatori sulle piste, ndr) ad Andalo un migliaio. Le premesse per una buona stagione ci sono tutte, manca solo la neve».
«Come va? Beh, qui fiocca!». Attilio Gregori, direttore dell’Apt della Valle di Sole, scherza esorcizzando così la grande assente di questo inizio d’inverno. «La situazione sulle piste è soddisfacente a Folgarida e sul Tonale, mentre domani (oggi per chi legge, ndr) apre anche Peio. Chi è andato a sciare si è divertito e ha apprezzato lo sforzo fatto per aprire le piste». In val di Sole le strutture alberghiere sono aperte all’80%, segno comunque che la macchina turistica presto girerà a pieno regime. E le vacanze di Natale? «Le sensazioni - replica Gregori - sono positive. Per questioni di calendario tirano di più l’Epifania e Capodanno. Il Natale richiama soprattutto turisti italiani, mentre poi per le settimane bianche la quota di stranieri supera il 50% con i polacchi nettamente in testa, per dare un’idea sono 4 volte di più dei tedeschi».
Anche a Campiglio gli occhi sono rivolti al cielo e alla neve che da sola può far decollare alla grande la stagione. «Siamo comunque soddisfatti - sottolinea Giancarlo Cescatti, direttore dell’Apt - abbiamo registrato oltre 4.000 primi ingressi e più di 500 a Pinzolo. A Campiglio sono aperte 30 chilometri di piste e si scende fino in paese in sci da tutti i quattro poli: Spinale, Grosté, Pradalago, 5 Laghi.». E gli alberghi? «A Campiglio - replica Cescatti - sono quasi tutti aperti, un po’ meno nelle altre località della valle. Le prime impressioni sono positive anche se è troppo presto per dare dei numeri sulle presenze».
Balziamo in Val di Fassa, dall’altra parte del Trentino, e la situazione non cambia: buona sciabilità, ma solo neve programmata. Anche qui si aspetta una bella nevicata perché anche l’occhio vuole la sua parte. «È presto per fare valutazioni - dice Andrera Weiss, direttore dell’Apt - anche perché molti turisti stanno arrivando in queste ore. Chi ha sciato è stato soddisfatto e anzi ho raccolto complimenti per lo sforzo fatto sulle piste. Certo, manca il colpo d’occhio anche se le giornate sono stupende. Ma purtroppo dobbiamo rassegnarci, i cambiamenti climatici ormai li abbiamo sulla porta di casa». Nel complesso comunque anche in val di Fassa si guarda con ottimismo alla stagione: «I grandi investimenti fatti sul fronte dello sci hanno creato grandi aspettative. Possiamo competere ai massimi livelli». E i turisti, bistrattati tra crisi internazionali e crisi economica? «Temo - replica Weiss - che il mercato russo, sceso l’anno scorso del 40% in seguito alle sanzioni, ancora non si riprenderà. Ci sono invece segnali positivi dal mercato italiano dove sta tornando un clima di maggior fiducia».
RACCONTATECI IL VOSTRO INVERNO SENZA NEVE CON UNA FOTO
Una «X» bianca su sfondo grigioverde: non è esattamente il panorama ci si aspetterebbe di trovare in alta quota in Trentino il 6 di dicembre. Ma è così: la foto, inviataci da un nostro lettore (grazie,Giacomo!), ci racconta in molto efficace come è la montagna senza neve.
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Così come il panorama della val di Sole, che ci ha inviato un altro nostro lettore: più che pascoli a 2400 metri di quota, sembrano scorci della steppa asiatica.
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Dovremo abituarci a fare a meno della neve? Mandateci le foto del vostro inverno senza neve (#invernosenzaneve) a internet@ladige.it o su WhatsApp 349-9116107.