Appello in Fb dalle guardie zoofile del Trentino dell'Enpa, affinché si mobilitino i cittadini dei Comuni che ancora non hanno vietato i botti di Capodanno per tutelare in particolare gli animali (che rischiano conseguenze gravi, come ricorda l'Ordine dei veterinari). L'appello ha lo scopo di far sì che anche i municipi finora distratti, cioè la maggioranza secondo la lista che segue, adottino una precisa ordinanza.

«Il presidente della Provincia autonoma di Trento il 18 dicembre ha firmato l’ordinanza che impone il divieto di sparare petardi, mortaretti o fuochi d’artificio in tutto il territorio provinciale «extraurbano». Troppo alto, viste le particolari condizioni meteo, il rischio di provocare incendi. Nei centri urbani la decisione è demandata ai rispettivi sindaci.

Ecco i Comuni che hanno deciso per il divieto: in Vallagarina a Terragnolo, Volano, Besenello Vallarsa, Pomarolo; in Giudicarie-Rendena a Preore, Brione, Pelugo, Bondone, Storo, Valdaone, Condino, Comano e Bleggio Superiore e a Pelugo; in val di Non e val di Sole a Cis, Ton, Rabbi (dove però sono previste possibili deroghe per particolari manifestazioni in base a richiesta "scritta e motivata") , Terzolas, Terres, Caldes; in Primiero a Mezzano, Siror, Tonadico; in Valsugana a Ivano Fracena, Novaledo e Tenna; in val di Fiemme e val di Fassa a Cavalese, Castello Molina di Fiemme, Vigo di Fassa, Pozza e Moena».

A questa lista vanno aggiunti i Comuni di Levico Terme e Andalo che hanno emesso un'ordinanza di divieto sull'intero territorio.

Anche in altre province molti Comuni vietano i botti principalmente per tutelare la salute degli animali. Fra le città che hanon emesso ordinanze in questo senso negli ultimi giorni anche Cortina d'Ampezzo (Belluno).