Ecco i due cuccioli dlel'orsa Kj2
Stanno bene, e sono ancora insieme i cuccioli dell’orsa Kj2, abbattuta lo scorso agosto dopo l’aggressione a Terlago.
La conferma arriva dal rapporto della Provincia su orso e grandio carnivori relativo ai mesi di luglio e agosto.
I due cuccioli sono stati immortalati grazie a una fototrappola e appaiono in buona salute.
Per la verità gli uomini del Servizio Foreste e fauna seguono con una certa continuità, e allo stesso tempo con discrezione, la presenza dei due orsetti di KJ2.
Nessuna segnalazione verificabile di orso ha riguardato invece il Trentino orientale, dove negli ultimi due anni non è stato raccolto alcun indice di presenza.
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Nella seconda metà del mese di agosto sono stati rinvenuti i resti di un orso morto da qualche tempo (alcune settimane) sulle pendici orientali del monte Fausior, in comune di Mezzolombardo.
Si tratta all’apparenza di un individuo giovane; sono in corso gli esami necroscopici e genetici per risalire ai motivi della morte e all’identità dell’animale.
Per quanto concerne il lupo «si è registrato un incremento dei danni nei settori di Fiemme e Fassa dove sarebbe presente una coppia che graviterebbe anche nei confinanti territori del bellunese e della provincia di Bolzano. Recenti segnalazioni pervenute dal versante bellunese, in attesa di conferma, proverebbero l’avvenuta riproduzione e dunque la costituzione di un nuovo gruppo famigliare (branco).
Gli episodi di predazione hanno riguardato per lo più ovicaprini e, in qualche caso, anche bovini ed equini. Specifiche attività di prevenzione dei danni ed informazione alla popolazione sono in corso anche in quelle aree. Va altresì richiamato il recente comunicato che da un lato fa il punto sulle molteplici azioni volte a prevenire e contenere i danni, dall’altro aggiorna la distribuzione attuale della specie in provincia, grazie al monitoraggio mirato condotto in raccordo anche con le regioni e province confinanti».
Viene infine segnalata la presenza di un esemplare di sciacallo dorato in alta Valsugana, come testimoniano alcune immagini scattate nella zona di Caldonazzo nel corso delle ultime settimane (foto Denis Rensi).
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Non è la prima volta che questo canide è segnalato in provincia (nel 2012 i primi dati).