L'Europeo comincia oggi, 10 giugno, con Francia-Romania (ore 21), ma soprattutto con la prova di forza che il governo e il presidente Hollande vogliono vincere contro il terrorismo. Ieri intanto, primi tafferugli causati a Marsiglia da tifosi inglesi.

L'Italia è arrivata in Francia e ha svolto il primo allenamento a porte aperte, in vista dell'esordio, lunedì sera, contro il Belgio.

Intanto si cerca di arrivare a una tregua sul fronte dello scontro sociale in atto in Francia, dove dilaga la protesta contro la riforma del mercato del lavoro. Disagi anche per i trasporti pubblici, oggi si vedrà se sidnacati e governo - finora intransigente sulal difesa del Jobs Act - troveranno almeno un'intesa per congelare il confronto durante la manifestazione sportiva.

Sorpresi in occasione degli attentati a novembre, i francesi hanno fatto scendere in campo circa centomila uomini (secondo quanto si è letto) per proteggere la manifestazione. Insomma, non vogliono perdere la faccia. La gente ha paura delle minacce che vengono da lontano, da altri mondi, dal terrorismo internazionale, ma anche dei pazzi isolati che si vogliono sfogare e diventare protagonisti in queste occasioni.

E questa gara inaugurale sarà un test significativo per collaudare l'efficenza dell'organizzazione: ci saranno tante personalità politiche e sportive e la Francia vuol essere all'altezza della situazione.

Sul piano calcistico, per Didier Deschamps un avvio importante: lui da giocatore ha vinto sia il titolo mondiale (contro il Brasile a Parigi) che quello europeo (contro l'Italia a Rotterdam col golden gol di Trezeguet).

La Francia in casa si esalta: nel 1984 la squadra dei Bleus, guidata da Platini, conquistò il titolo europeo. Ora i padroni di casa vogliono fare il tris continentale, in un momento politicamente e socialmente difficile. Insomma, sarà una missione anche patriottica, quella dei tricolori che, peraltro, hanno una formazione ricca di talenti, a cominciare da Paul Pogba (il Real avrebbe offerto 120 milioni, la Juve resisterà?), passando per l'attaccante Griezmann, i veterani Evra, Sagna e Diarra e via dicendo.

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Francia-Romania, prima partita del gruppo A - per i padroni di casa senza dubbio il più agevole, completato da Svizzera e Albania - va in scena domani sera allo Stade de France. Dove Zidane e Deschamps, oggi ct, sollevarono la coppa del Mondo nel 1998 dopo aver azzerato il Brasile di Ronaldo. Ma anche dove, lo scorso 13 novembre, si fecero esplodere tre kamikaze durante l'amichevole Francia-Germania.

Tornerà allo stadio il presidente Francois Hollande, che quella terribile sera - mentre i commando jihadisti imperversavano davanti ai bistrot di Parigi e massacravano i giovani del Bataclan - veniva "evacuato" dallo Stadio e portato a sirene spiegate nella sala di crisi dell'Eliseo. Compito numero 1, l'ha capito perfettamente uno esperto come Deschamps, è lasciare da parte tutto questo, farsi trovare sereni al fischio d'inizio, non con la "mascella serrata": "Indipendentemente dalla partita, c'è il contesto, con tutto quello che poi rappresenta un match inaugurale. Ma non bisogna poi nemmeno esagerare.

Ci siamo preparati per due anni, non è che conta soltanto quello che facciamo adesso...non bisogna prendere sottogamba la partita, ma meno l'ambiente influenzerà i giocatori, meglio sarà per loro". Dopo la raffica di infortuni che hanno decimato i Bleus, e dopo le prove mediocri della difesa, la squadra ha ritrovato un equilibrio. E anche un pò d'entusiasmo con la rivelazione di Champions Antoine Griezmann e la sorpresa N'Golo Kantè, sostituto all'ultimo istante dell'ennesimo infortunato Lassana Diarra ma promosso titolare grazie al vento giusto, quello della sua squadra di club, il Leicester di Claudio Ranieri.

La Romania non si presenta con credenziali straordinarie, non ci sono le star dei tempi di Hagi, in conferenza stampa i giocatori francesi non sono riusciti a citare neppure uno dei loro avversari. Il ct Iordanescu manderà però in campo dall'inizio due "italiani", il portiere viola Ciprian Tatarusanu e il difensore panchinaro del Napoli, Vlad Chiriches.

"vogliamo dimostrare che siamo al livello della Francia" ha detto il ct, sottolineando che - al contrario degli avversari - "noi le loro individualità le conosciamo bene". Con la testa che per molti sarà altrove - soprattutto nei primi minuti - lo spettacolo potrebbe arrivare dallo fra una Francia dal forte potenziale offensivo e una Romania ostica in difesa.

La frustata viene dall'uomo in più dei francesi, Paul Pogba: "Io do tutto quello che ho, il 100 per 100 per la squadra. Voglio ammazzarmi per questa squadra. Non voglio lasciare nulla di intentato". Poi fa qualche conto: "ogni volta che abbiamo disputato un torneo in casa - Euro '84 e Mondiale '98 - abbiamo vinto, se continua così, se proseguiamo su questa spinta, l'obiettivo è quello di vincere il titolo. Non andiamo all'Europeo per arrivare solo in semifinale, vogliamo vincere. Do appuntamento al pubblico francese il 10 luglio, ma dirò di più: ho voglia di farli saltare dalla gioia, di sollevare la coppa".