Con le case sugli alberi si fa turismo nel bosco
Il Comune di Sagron Mis è fortemente proiettato verso la costituzione di un progetto di sviluppo turistico della località che si basa su alcuni capisaldi, primo fra tutti quello della valorizzazione della natura. E ha messo in cantiere uno studio di fattibilità di case sugli alberi. «Partiamo dal presupposto di utilizzare al meglio quello che già abbiamo, tolte alcune opere di infrastrutturazione realizzate o in via di realizzazione (l'albergo Baita Sagron Mis e la torre di osservazione, ndr)», spiega il sindaco Luca Gadenz
Il Comune di Sagron Mis è fortemente proiettato verso la costituzione di un progetto di sviluppo turistico della località che si basa su alcuni capisaldi, primo fra tutti quello della valorizzazione della natura. E ha messo in cantiere uno studio di fattibilità di case sugli alberi. «Partiamo dal presupposto di utilizzare al meglio quello che già abbiamo, tolte alcune opere di infrastrutturazione realizzate o in via di realizzazione (l'albergo Baita Sagron Mis e la torre di osservazione, ndr)», spiega il sindaco Luca Gadenz . «Vogliamo trarre dalla natura gli spunti per proporre un turismo naturalistico, sicuramente di nicchia perché non coinvolge discipline più tradizionali come lo sci o la mtb, noi puntiamo alla qualità e al rispetto rigoroso della natura e del paesaggio». È con questo spirito che da uno scambio di battute con l'architetto Nicola Chiavarelli , - «una scommessa quasi per scherzo» continua il sindaco è nata l'intuizione delle case sugli alberi e tra gli alberi. «Questo progetto ci ha subito appassionato perché rispetta i parametri che ci siamo dati, propone uno stretto contatto con l'ambiente naturale e con gli alberi in particolare». L'idea tocca l'immaginario collettivo: chi da piccolo non ha vagheggiato una casetta nascosta tra i rami di un albero? L'intento è quello di materializzare un sogno trasformandolo in un'attrattiva turistica. Si è già iniziato un percorso di studi con l'Istituto d'arte Guggenheim di Venezia: gli studenti della quinta hanno ideato numerosi modelli già costruibili e dotati di tutte le caratteristiche per essere messi in opera. L'amministrazione comunale ha già individuato l'area geografica, un bel bosco che si presta a realizzare concretamente l'ambizioso progetto. Da quest'operazione iniziale, si è sviluppata e si sta concretizzando l'organizzazione il prossimo febbraio di un convegno di studi sul tema dal titolo «Case sugli alberi: a Sagron Mis?» in cui si parlerà di neoarchitettura naturalistica, di psicologia del contatto dell'uomo con l'albero («relazionerà sul tema uno psichiatra giapponese, Murata Takuya », anticipa Gadenz), di aspetti paesaggistici ed estetici, ma anche più concretamente di aspetti normativi che al momento mancano. Il convegno si terrà nella sede della Comunità di valle sabato 2 febbraio dalle 9 alle 12. Nella stessa, alle 14.30 sarà inaugurata la mostra dei progetti dell'Istituto Guggenheim e seguirà la visita al centro storico di Fiera di Primiero per mostrare ai partecipanti il modellino in scala reale che sta realizzando lo studio di architettura e bioecologia Metroquadro di Fiera di Primiero. «In Italia siamo i precursori», ci garantisce l'architetto Chiavarelli «e il Comune di Sagron Mis diventerà il primo». Dubbi non ce ne sono: «Confidiamo sul fatto che laddove il progetto parte su basi solide, è realistico, e non è così fantasioso e trascina l'argomento natura, avrà sicuramente successo. L'importante è essere originali», conclude Gadenz.