Esposto alla magistratura sulle dichiarazioni filofasciste di Bonazza
A Roma un'interpellanza parlamentare, mentre Bolzano Sinistra ecologia e libertà (Sel) annuncia un esposto alla magistratura contro le dichiarazioni filo-fasciste fatte dal consigliere comunale di Casapound, appena eletto, Andrea Bonazza. Non si placa dunque la polemica sulle parole del consigliere di estrema destra che afferma, fra l'altro, che «se ci fosse Mussolini in Italia le cose funzionerebbero molto meglio».
Dura la reazione di Sel: «Pur prendendo spunto dalla delirante intervista rilasciata dal Bonazza a Radio 24, l’esposto non si limita a chiedere una valutazione specifica delle singole affermazioni fatte in quell’occasione, ma mette al centro, alla luce di diversi fatti accaduti nelle ultime settimane le finalità dell’azione reiterata e continuata di Casapound nella nostra città, chiedendo alla magistratura, in sintonia con le prese di posizione della Comunità ebraica e dell’Anpi, di essere coerente nell’attuazione delle leggi e dell’ampia giurisprudenza conseguente che considera reato promuovere ed esaltare contenuti e metodi che si richiamano al fascismo».
Sulla questione interviene anche il deputato sudtirolese Florian Kronbichler, eletto nella lista Verdi-Sel, che ha presentato un’interrogazione parlamentare su inneggiamento al fascismo e al nazismo.
«Le affermazioni del neoconsigliere comunale di Bolzano Andrea Bonazza - scrive il deputato in un post su Fb - sono di una enormità tale da essersi meritate, ed aver richiesto, uno sdegno maggiore di quello espresso da parte delle forze democratiche. Che dire della dichiarazione, testuale, che Hitler “nel bene e nel male è riuscito a governare un Paese. Per i lavoratori tedeschi ha fatto tante cose positive come fece Stalin in Russia.” Per questa sola affermazione, il soggetto andrebbe politicamente bandito perché penalmente perseguitato. Minimizzare i crimini nazifascisti è reato penale così come lo è l’inneggiamento al nazifascismo.
Mi sono congratulato con la presidente della Comunità ebraica di Merano Elisabetta Rossi Innerhofer così come con il portavoce dell’Unione di tutte le Comunità abraiche dell’Italia Renzo Gattegna per le loro espressioni di indignazione, assicurandogli della mia solidarietà.
Ho rivolto al presidente del consiglio Renzi nonché il ministro della giustizia Orlando una interpellanza urgente con la richiesta di tener debitamente d’occhio il rinvigorirsi di moti neofascisti e neonazisti a Bolzano e di non sottovalutare gli effetti della prima elezione di un esponente Casapound al Consiglio comunale cosiccome certi fenomeni in ambiti sudtirolesi tedeschi. Ho pure ricordato al premier e al suo ministro di giustizia il famoso precedente del governatore della Carinzia austriaca Jörg Haider che all’epoca aveva ironizzato sulla “buona politica di lavoro nel Terzo Reich” suscitando lo sdegno dell’Austria democratica e di buona parte dell’opinione pubblica europea.
Ho chiamato appropriata, la reazione indignata dell’Austria di allora. Cosa che non mi sento di dire della reazione sudtirolese alle affermazioni inaudite di Andrea Bonazza. All’occasione non potevo non criticare la tiepida reazione dei sudtirolesi all’ “invito” della consigliera provinciale Atz-Tammerle della Südtiroler Freiheit ad un “sano egoismo” nei confronti di profughi e immigranti. Pure qui, con un minimo di sensibilità storica, dovremmo sentire rimbombare certa retorica nazifascista».