L'Austria prepara un «recinto» al Brennero per il controllo dei migranti in arrivo
Sarebbe imminente la realizzazione al valico del Brennero di una sorta di barriera per il controllo dei migranti. Lo scrive oggi il giornale regionale austriaco Tiroler Tageszeitung.
Il quotidiano riporta anche ipotesi concrete di come sarà: verrà istituita una carreggiata stradale di controllo, contornata da container per la registrazione dei profughi. Il quotidiano riporta i dubbi dei responsabili sulla realizzazione di un recinzione, più che altro per la situazione orografica del valico.
Il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher, in un talk show alla televisione austriaca ha commentato affermando che un eventuale blocco del Brennero «sarebbe per noi negativo». «La caduta delle barriere al Brennero - ha sottolineato - è stata infatti una pietra miliare nella riunificazione delle parti separate del Tirolo».
In ogni caso, dovrebbero essere necessarie da otto a dieci settimane per dare seguito a eventuali disposizioni di Vienna su eventuali controlli di frontiera al Brennero. È quanto afferma il capo della polizia del Land austriaco del Tirolo Helmut Tomac.
Tomac ha sottolineato che le decisioni in merito non spettano alle autorità regionali, bensì al Ministero degli interni di Vienna. «Nel momento in cui dovessero arrivare disposizioni da Vienna - ha spiegato - ci sarà bisogno di otto-dieci settimane per metterle in atto ed a quel punto i controlli potranno essere svolti a pieno regime». Tomac ha aggiunto che eventuali controlli sarebbero estesi anche ai confini italo-austriaci della val Pusteria e della val Venosta.
Il capo della polizia tirolese ha infine aggiunto che nei preparativi ci si potrebbe avvalere delle conoscenze degli esperti che hanno già provveduto ad allestire le strutture di controllo installate a Spielfeld, vale a dire al confine orientale con l’Ungheria, specificando però che - a differenza di quanto accaduto là, al Brennero «non si verificherebbero assembramenti di persone ed i flussi sarebbero indirizzati in maniera ordinata».
La crisi collegata ai flussi dei migranti non può pregiudicare le conquiste europee
«La crisi collegata ai flussi dei migranti non può pregiudicare le conquiste europee raggiunte nell’area dell’Euroregione». Lo ribadiscono i Presidenti di Alto Adige, Trentino e Tirolo (Austria), che «esortano i Governi a Roma e Vienna al varo di misure mirate».
È stata fissata su questo tema, per lunedì 15 febbraio a Bolzano, una riunione della Giunta del Gect Euregio, l’organismo istituzionale che riunisce le tre regioni alpine.
«Da anni siamo impegnati nel collegare più strettamente l’area del Tirolo storico e nel rendere invisibile la frontiera al Brennero. La problematica dei profughi non può mettere in discussione questi sforzi», concordano i tre Presidenti Arno Kompatscher (Bolzano), Ugo Rossi (Trento)e Guenther Platter (Tirolo).
Nell’ambito del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, i tre governatori intendono attivarsi congiuntamente. Lunedì prossimo hanno fissato a Bolzano una riunione della Giunta del Gect per concordare alcuni passi comuni.
«Noi in Austria non crediamo che questa solidarietà europea» sul tema dell’immigrazione «si verificherà dall’oggi al domani. Da nove mesi ci sono discussioni molto dure e ad oggi non possiamo comunicare che abbiamo realizzato il cosiddetto piano A. Per questo, non perché non crediamo alle soluzioni complessive europee, nel frattempo dobbiamo controllare i confini e creare misure che controllino i numeri di migranti di accettare». Lo ha detto il Cancelliere austriaco Werner Faymann a Palazzo Chigi.
«L’anno scorso l’Austria ha accolto 90mila persone richiedenti asilo: circa l’1% degli abitanti austriaci. Adesso il nostro valore massimo è 37mila, perchè non si può continuare come l’altro anno. Per i prossimi cinque anni abbiamo detto che accetteremo un numero pari all’1,5% della popolazione», ha aggiunto. «Sui valichi di confine ci prepariamo per poter controllare i migranti: lo possiamo fare soltanto concordando con i vicini, Nord Tirolo e Alto Adige. Più funzionerà la cooperazione con i vicini, più funzionerà bene questa soluzione».