Musica e parole in memoria della partigiana Ora
Una conferenza itinerante, in uno splendido scenario naturale, per ricordare le vicende della Resistenza sul Lagorai: l'incontro si è svolto domenica scorsa al passo del Brocon, dove - malgrado il maltempo - una trentina di persone hanno partecipato a una passeggiate delle memoria verso il monte Coppolo, al confine fra Trentino e Bellunese, nell'area in cui nel febbraio 1945 fu uccisa dai nazisti la giovane partigiana Ancilla Marighetto «Ora» di Castello Tesino.
Le vicende della lotta di liberazione sono state rievocate dallo storico di Borgo Valsugana Giuseppe Sittoni, mentre Lorenzo Bogo della Casa dei beni comuni di Belluno ha illustrato il progetto in corso in quella città per recuperare una caserma dismessa e trasformarla in uno spazio aperto di cultura, arte e partecipazione popolare.[[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"126356","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]
Sittoni è l'autore del libro «Uomini e fatti del Gherlenda. La Resistenza nella Valsugana orientale e nel Bellunese», dedicato al gruppo di combattenti, fra i quali appunto Ora, che nell'estate 1944 diedero vita al battaglione formato da trentini (per lo più del Tesino) e bellunesi, inquadrati nella brigata Gramsci di Feltre.
All'epoca le province di Belluno, Trento e Bolzano erano occupate dai nazisti e annesse di fatto al Terzo Reich fin dall'autunno 1943 con la creazione dell'entità amministrativa denominata Zona di operazioni delle Prealpi (Alpenvorland), affidata da Hitler ai nazisti del Tirolo.
La camminata, dapprima su mulattiera e poi su facile sentiero, aveva come meta il vicino pendio che conduce al crinale del monte Coppolo, dove passa il confine fra Trentino e Bellunese, che domina la radura in cui sorge la malga Valarica di sotto, dove Ora e i suoi sette compagni furono sorpresi da un gruppo di miliziani locali arruolati dai nazisti nel Corpo di sicurezza trentino (Cst): la giovane, che aveva appena compiuto diciotto anni, fu la sola a non riuscire a fuggire e venne freddata da un sottufficiale fiemmese, su ordine del capitano austriaco Karl Julius Hegenbart, unico non autoctono della pattuglia.
Il maltempo con il rapido alternarsi di folate di vento, pioggia leggere e banchi di nebbia, ha suggerito però di accorciare l'escursione e di tenere gli interventi al riparo, presso e dentro malga Valarica di sopra, dove ha dato un contributo musicale Sergio Balestra (affiancato da Gianfranco Tomio), autore della "Ballata del Gherlenda", una recente raccolta di brani che rievocano le vicende di questa formazione partigiana.
In questo video alcuni momenti della camminata e anche la versione originale della canzone del Gherlenda, nell'interpretazione di Morena Roat, registrata due anni fa a malga Valarica di sotto, in occasione della posa di una targa in memoria della giovane martire.
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