TRENTO. La Procura di Trento ha chiuso le indagini preliminari e chiede il rinvio a giudizio di tre persone, in relazione al tragico incidente motociclistico avvenuto il 20 agosto 2021, lungo la strada provinciale 83 che dall'altopiano di Piné scende verso Nogaré e Pergine. Persero la vita Sandro Prada, 51 anni e la figlia Elisa, 13 anni: la moto su cui viaggiavano era finita nella scarpata a una curva, infilandosi purtroppo nel bosco ripido, proprio accanto al punto in cui inizia il guard-rail.

La richiesta del pubblico ministero Davide Ognibene si basa sulle indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana, comprensive di vari accertamenti tecnici. L'ipotesi di reato contestata al titolare della concessionaria in cui (pochi giorni prima della tragedia) era stata acquistata la motocicletta e a due meccanici è omicidio colposo plurimo.

Quella sera l'incidente avvenne probabilmente fra le 19 e le 20, ma i corpi senza vita di padre e figlia furono trovati più tardi, dalla moglie e dall'altra figlia della coppia: preoccupate perché i loro cari non erano rincasati, si erano recate sul posto indicato dalla app installata sullo smartphone di Elisa, un sistema che grazie al Gps localizza il punto esatto in cui si trova il telefonino.

L’allarme scattò poco dopo le 20: sul posto si precipitarono ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri, ma purtroppo padre e figlia furono trovati senza vita, quasi certamente morti sul colpo. Una tragedia infinita, un lutto che lasciò attonità la comunità locale, un dolore immenso in particolare nel Perginese, luogo di residenza della famiglia, e a Civezzano, paese natale di Sandro Prada.

Già nel maggio 2022, in una nota stampa, i carabinieri spiegavano che le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento, si erano orientate verso l'ipotesi di un guasto meccanico. Il motociclo fu sottoposto a perizia e gli investigatori avevano spiegato che il mezzo risultava essere stato assemblato male in officina. In particolare, sempre secondo quel resoconto dell'Arma, non sarebbe stato montato adeguatamente uno dei bulloni inseriti nella pinza anteriore dei freni. "Era fuoriuscito dall'alloggiamento determinando il malfunzionamento del freno", si legge nella nota dei carabinieri.