Nuovi atti di vandalismo al rifugio monte Calisio

Altri vandalismi al rifugio Monte Calisio. Ma forse ancora per poco: si prospettano infatti rilancio e rimodernamento del rifugio. L'ultimo episodio di inciviltà risale a qualche giorno fa, anche se questi eventi si ripetono periodicamente da quando la cooperativa Monte Calisio ha dismesso la gestione del rifugio. Ovvero dal 2005. Lo scorso gennaio la cooperativa ha dichiarato di essere disposta a cedere gratuitamente la concessione per la gestione del rifugio fino al 2020

di Fabia Sartori

Altri vandalismi al rifugio Monte Calisio. Ma forse ancora per poco: si prospettano infatti rilancio e rimodernamento del rifugio. L'ultimo episodio di inciviltà risale a qualche giorno fa, anche se questi eventi si ripetono periodicamente da quando la cooperativa Monte Calisio ha dismesso la gestione del rifugio. Ovvero dal 2005. Lo scorso gennaio la cooperativa ha dichiarato di essere disposta a cedere gratuitamente la concessione per la gestione del rifugio fino al 2020.

A fronte di almeno una decina di richieste di subentro, pare che una sia andata a buon fine: «Saranno tre i nuovi soci a fare ingresso nella cooperativa» dichiara il presidente Alessandro Barbacovi. Per ora l'identità dei «successori» rimane segreta. Come sottolineato più volte dalla circoscrizione dell'Argentario, il luogo vive in una situazione di degrado: «La forzatura della porta d'ingresso al piano terra è un classico - dice il presidente Armando Stefani - Più volte ci siamo occupati di sostituire i lucchetti forzati». Non solo: piatti e bicchieri rotti, mobili e suppellettili ripetutamente danneggiati. Fino allo scorso anno anche panchine e tavoli fuori dal rifugio erano poco accoglienti.

Vandali all'ex-rifugio Calisio

Oggi la situazione è migliorata grazie all'intervento i ragazzi del gruppo scout Cngei in collaborazione con l'Azienda forestale. «Atti vandalici ed incuria prolungata - precisa Stefani - hanno messo a dura prova la struttura»: chi si farà carico delle spese legate alla ristrutturazione dello stesso, stimate in quasi 300.000 mila euro? Forse la rinnovata cooperativa Monte Calisio, che a fronte dell'intervento potrebbe spuntare - nel 2020 - un secondo rinnovo della concessione di utilizzo del rifugio (costruito su superficie di proprietà comunale). Le vicende storiche che caratterizzano il Rifugio Monte Calisio coinvolgono la cooperativa in questione ed il Comune di Trento. Quest'ultimo, nel 1971, concesse alla cooperativa il diritto di superficie su un area di 60 metri quadri per la costruzione di un edificio da destinare esclusivamente ad uso di «rifugio alpino». Nacque così la struttura in questione, da allora in mano all'associazione cooperativistica.

 

Tuttavia, dal 1993 le norme emanate dalla Provincia di Trento non consentono più di classificarlo come «rifugio alpino»: il «Monte Calisio» infatti è raggiungibile sia a piedi che attraverso mezzi a motore. Nel 1999 la cooperativa Monte Calisio affidò il rifugio all'associazione Amici del Calisio, senza però perfezionare un effettivo contratto: nel 2005 quest'ultima ha subito un processo di sfratto e, da allora, il rifugio versa in stato di abbandono e degrado.