Vitalizi: pioggia di ricorsi per salvare il bottino
Passerà molto tempo prima che la Regione riesca a recuperare i 29 milioni che consiglieri ed ex consiglieri devono restituire in seguito alla riforma dei vitalizi. La maggior parte dei circa 130 privilegiati presenterà ricorso, in quanto ritengono che ci siano motivazioni molto forti per dire che la riforma è incostituzionale. Nella foto Pahl e Pallaoro, presidente e vicepresidente dell'Associazione degli ex consiglieri
«I più presenteranno ricorso, ci sono motivazioni molto forti per dire che questa legge è incostituzionale. Il presidente Pahl convocherà un'assemblea, ormai lasciato passare agosto. Non c'è fretta». Dario Pallaoro, presidente emerito del Patt, è il vicepresidente dell'Associazione degli ex consiglieri regionali/provinciali, e all'indomani della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del ricalcolo per ciascun ex consigliere dei vitalizi anticipati con le cifre di quanto dovrà essere restituito, chiarisce che saranno in molti a resistere a questa richiesta, prevista dalla nuova legge sui vitalizi approvata a luglio, e formalizzata con una lettera inviata nei giorni scorsi dal presidente del consiglio regionale, Diego Moltrer.
«Siamo convinti - aggiunge Pallaoro, che è stato più volte assessore provinciale e poi presidente del consiglio provinciale, - che una legge successiva non possa intervenire per dare un'interpretazione autentica di una legge precedente sulla base della quale la Regione ha firmato dei contratti con i singoli consiglieri perché si mette in discussione la certezza del diritto. Comunque con i ricorsi vedremo se il Tar solleverà la questione di incostituzionalità e si dovrà pronunciare la Corte costituzionale, che è quello che ci auguriamo».
L'Associazione degli ex consiglieri regionali ora chiederà ai propri legali di verificare se sia più opportuno impugnare subito la delibera dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale che ha definito tutte le cifre degli anticipi dei vitalizi in base al ricalcolo determinato dalla nuova legge, oppure impugnare i singoli decreti che verranno firmati dal presidente del consiglio regionale, Diego Moltrer, per disporre che ciascuno degli 87 ex consiglieri che ricevono il vitalizio restituiscano la cifra quantificata in eccesso nella scorsa legislatura e che i 40 consiglieri ed ex consiglieri che hanno maturato il diritto, ma non hanno ancora i requisiti d'età per ricevere l'assegno, restituiscano tutto.
Complessivamente, i soldi che i politici dovranno restituire alla Regione sono 29 milioni di euro, ma dalla resistenza che si sta organizzando tramite l'Associazione degli ex consiglieri, pronta ad elaborare i ricorsi-tipo che poi a fotocopia potranno essere presentati da ciascun interessato a non restituire un euro di quanto si è visto assegnare in base alla legge del 2012, è chiaro che prima che nelle casse della Regione possano tornare anche solo parzialmente quei soldi rischia di passare molto tempo. Anche l'iter avviato dal presidente Moltrer non sembra garantire grande celerità. Sono state inviate le lettere alle quali gli ex consiglieri risponderanno con comodo e potrebbero passare mesi, non ci sono termini vincolanti, così come dopo la firma dei decreti. Insomma, campa cavallo.
Twitter: @patrunoladige