«Cervi, no alla caccia vicino alle mangiatoie»
Filippo Degasperi, consigliere provinciale dei 5 Stelle, va all'attacco della giunta spiegando che «dopo lo scandalo della caccia in motoslitta autorizzata nel Parco Adamello Brenta, anche le mangiatoie pensate per il foraggiamento degli ungulati nella stagione invernale diventano strumento di soddisfazione per la lobby dei cacciatori stanchi. La delibera 2852 del 30 dicembre 2013 elimina il precedente divieto di sparare agli animali per un raggio di 200 metri dal sito e prevede che il foraggio possa essere assicurato solo nelle aree aperte alla caccia»
Filippo Degasperi, consigliere provinciale dei 5 Stelle, va all'attacco della giunta spiegando che «dopo lo scandalo della caccia in motoslitta autorizzata nel Parco Adamello Brenta, anche le mangiatoie pensate per il foraggiamento degli ungulati nella stagione invernale diventano strumento di soddisfazione per la lobby dei cacciatori stanchi. La delibera 2852 del 30 dicembre 2013 elimina il precedente divieto di sparare agli animali per un raggio di 200 metri dal sito e prevede che il foraggio possa essere assicurato solo nelle aree aperte alla caccia. Quindi, per semplificare, gli animali che (per loro sfortuna) si trovano in zone chiuse alle doppiette possono morire di stenti sotto le nevicate, mentre i fortunati abitanti delle riserve di caccia saranno felici di ridursi, nelle zone prossime alle mangiatoie, a bersagli in un ambiente trasformato in "poligono di tiro" per i cacciatori». In proposito il M5S ha presentato una mozione con cui «intende impegnare la giunta a ripristinare tale fascia» e «a vietare l'abbattimento in prossimità delle mangiatoie».