Mori, un chilometro contromano a 90 all'ora. Un'auto ha imboccato la bretella al contrario
Ancora automobili in contromano. E questa volta poteva finire davvero molto peggio. Solo un caso che l’incredibile scena ripresa sabato notte con lo smartphone da Federico Ciaghi, un ragazzo roveretano, abbia avuto un finale non violento. Perché sabato, un ignoto automobilista, ha percorso la bellezza di oltre un chilometro in contromano lungo la bretella di Mori. «Almeno un chilometro, che è quanto ho potuto testimoniare io personalmente» commenta Ciaghi. Impossibile quindi verificare se il mezzo, un monovolume grigio con targa italiana, abbia dunque magari percorso ancora più strada nella corsia sbagliata.
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"937871","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"308","width":"512"}}]]
I fatti: sabato sera, verso le 21, Federico Ciaghi è seduto al posto del passeggero. Sta tornando verso Rovereto, in macchina, con un amico. A Mori, all’altezza di via Terra Nera, imbocca la nuova bretella, quella che permette di arrivare sulla strada per il lago di Garda dal casello di Rovereto Sud senza passare dall’abitato della borgata. In via Terranera, l’altro ulteriore svincolo dell’arteria, costruita specificatamente per salvare Mori dall’assedio del transito dei turisti verso e di ritorno dal lago. Doppia corsia per senso di marcia, asfalto nuovo e curve lunghe. C’è il limite dei 90 chilometri all’ora, ma è facile, su quel tratto di strada, andare oltre i limiti.
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"937501","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]
Il suo amico ha appena imboccato la bretella quando, sulla sinistra, nelle corsie opposte, Federico si accorge che c’è un auto che va nella loro stessa direzione. Contromano. «Non potevo credere ai miei occhi - racconta -. L’auto andava tra gli 80 e i 90 chilometri all’ora. Noi le siamo rimasti a fianco per tutto il percorso, riprendendo la scena con il telefonino. Per fortuna per tutto il percorso non c’è stata neanche una macchina che venisse in senso contrario. Neanche una. Per fortuna, perché non voglio immaginare cosa sarebbe potuto succedere se, magari, ci fosse stata una moto...».
Così il monovolume grigio con a bordo il solo autista arriva indenne alla rotonda all’imbocco del casello Rovereto Sud. E solo a questo punto, e vedendo un’auto arrivare in senso contrario, il guidatore si ferma, ha un attimo di incertezza e finalmente capisce di essere contromano e di aver appena sfidato la sorte in una folle corsa di oltre un chilometro percorsa tutta in senso contrario.
«A quel punto - ricorda ancora Ciaghi, apprezzato aeromodellista, socio del Gar, Gruppo Aeromodellisti Rovereto - il guidatore ha fatto marcia indietro e ha imboccato la rotonda nel senso corretto, per poi andare ad imboccare l’A22. Speriamo che questa volta l’abbia presa nel senso corretto. Mi spiace di non essere riuscito a prendere la targa del mezzo, che purtroppo neanche nel video si riesce a riconoscere».