Il popolo del cheeserolling si è «preso» l'altopiano Una folla tra sport estremo goliardia e divertimento
Il popolo del cheeserolling si è riunito, ieri mattina, sui prati di San Valentino. È arrivato richiamato dalla voglia di divertirsi anche sfogandosi un po', dal desiderio di goliardia che in fin dei conti anima un po' chiunque e dall'entusiasmo verso un evento che nel tempo ha saputo crescere. Non si spiega altrimenti il fatto che lassù, ieri, non ci siano stati solo i brentegani e i lagarini. Ma che gente sia arrivata anche da lontano, dormendo in hotel e piantando tende. Perché alla fine divertirsi con poco piace a tutti.
E poi c'è lo sport, e l'agonismo dei «pazzi» che si lanciano da un pendio con tutta la forza che garantisce loro dalle gambe, confidando che le ginocchia reggano e che il caschetto aiuti la testa, in caso di caduta, nel tentativo di arrivare per primi dopo aver agguantato una forma di formaggio che rotola più velocemente di loro. Alla fine quel che rimane è una giornata di divertimento, a cui hanno partecipato in tantissimi. «È stato un tripudio», si lasciava sfuggire uno degli organizzatori, mentre ancora la festa non era finita, e si attendeva la fine della gara di birra e salsicce.
Si sono divertiti un po' tutti, ieri. Gli organizzatori - a mettere in piedi la festa sono state le associazioni Motoclub Brentonico, Baruffaldi Snowboard team, La Colonnina, Brentonico C5, Bast e Cab - che hanno visto premiati i loro sforzi in un decennale che sarà archiviato come una delle edizioni di maggior successo; il pubblico, in alcuni casi arrivato su quei prati già di prima mattina. E poi avevano l'aria di divertirsi soprattutto coloro che alle competizioni hanno partecipato. E non solo il cheeserolling - 53 gli iscritti - che ieri ha laureato il campione italiano della disciplina per corridori arditi: è Antenore Kazzuranis, seguito da Pietro Tamanini, Lorenzo Marcadent, Alessandro Perenzoni e Stanescu Vasile. Pure il tiro alla fune ha evidenziato in persone insospettabili un agonismo e un entusiasmo quasi contagiosi. E poi - entrando più nella festa vera e propria - pure la gara di birra e salsicce, ha avuto i suoi estimatori: a guardare gente che metteva alla prova il proprio stomaco erano parecchi. Un po' divertiti, un po' curiosi. Di sicuro stupiti delle performance: Ferdinando Varisco ha avuto la meglio sul pluricampione Moreno Debiasi; per entrambi 6 porzioni, a fare la differenza è stato il tempo.
Ma la giornata sui prati di San Valentino è stata prima di tutto una festa per tutti. Perché gli organizzatori avevano pensato anche ai più piccoli. E quindi i giochi gonfiabili hanno richiamato molte famiglie nella cornice verde dei prati di montagna, per altro baciati da una giornata di sole abbastanza magnanimo. Roba di cui già sentirsi fortunati, in questa fine primavera imprevedibile.
Soddisfatti gli organizzatori: «In questi giorni la fa da padrone il tempo. Eravamo preoccupati perché in questi giorni è sempre stato brutto, ma è andata bene - osserva Enrico Dossi, presidente del Motocoub - C'era davvero un bel po' di gente, soprattutto giovani, ma anche famiglie. È stato per me un orgoglio aver rappresentato il lavoro di tante associazioni, che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione». Perché il pubblico si è divertito, ma per realizzare l'evento hanno lavorato, in queste settimane,oltre cento volontari.