Papa Francesco ai giovani: o alla cultura della morte
"Rinunciare al male significa dire no alle tentazioni, al peccato, a satana. Più in concreto significa dire no a una cultura della morte, che si manifesta nella fuga dal reale verso una felicità falsa che si esprime nella menzogna, nella truffa, nell'ingiustizia, nel disprezzo dell'altro. A tutto questo 'no'". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus in Piazza San Pietro, a conclusione dei due giorni di incontro con i giovani italiani. "Il cristiano non deve essere ipocrita - ha affermato -, deve vivere in maniera coerente".
"Oggi vi esorto ad essere protagonisti nel bene!". Così papa Francesco si è rivolto ai giovani italiani all'Angelus in Piazza San Pietro. "Non sentitevi a posto quando non fate il male; ognuno è colpevole del bene che poteva fare e non ha fatto", ha affermato. "Non basta non odiare, bisogna perdonare - ha aggiunto -; non basta non avere rancore, bisogna pregare per i nemici; non basta non essere causa di divisione, bisogna portare pace dove non c'è; non basta non parlare male degli altri, bisogna interrompere quando sentiamo parlar male di qualcuno".
"Se non ci opponiamo al male, lo alimentiamo in modo tacito- ha detto ancora il Pontefice -. È necessario intervenire dove il male si diffonde; perché il male si diffonde dove mancano cristiani audaci che si oppongono con il bene, camminando nella carità, secondo il monito di San Paolo". Esortando quindi i giovani a "camminare nella carità, camminare nell'amore", Francesco ha auspicato che "ciascuno di noi, ogni giorno, con i fatti, possa dire 'no' al male e 'sì' al bene".
Secondo la Gendarmeria vaticana sono presenti in Piazza San Pietro e in Via della Conciliazione 90.000 persone, che hanno partecipato all'incontro di papa Francesco con i giovani italiani. Lo riferisce la Sala stampa della Santa Sede. Durante il suo giro sulla papamobile in Piazza San Pietro tra le decine di migliaia di giovani giunti da tutta Italia, papa Francesco ha anche varcato il confine del Vaticano e si è spinto in Via della Conciliazione, percorrendola all'incirca fino alla metà, sempre salutato e acclamato da due ali di fedeli.