Musica live in città: pronte le nuove regole
Valorizzare l'esibizioni artistiche musicali nei luoghi pubblici come in quelli aperti al pubblico, favorendo una migliore gestione degli eventi all'interno dei confini cittadini, con particolare attenzione al centro storico. Sono queste, in breve, le linee guida del nuovo regolamento dedicata a manifestazione, spettacoli e intrattenimenti musicali al quale sta lavorando l'Assessorato alla cultura del Comune di Trento.
Presentate durante una seduta della Commissione ambiente del Consiglio comunale dall'assessore competente Corrado Bungaro e dalla dirigente Luisella Codolo, le direttive partono dall'attuale regolamento di polizia urbana, per poi prevedere degli ambiti disciplinari specifici per quanto riguarda i luoghi di diffusione della musica e di esibizione dal vivo degli artisti e le fasce orarie in cui è possibile organizzare determinati eventi.
Il testo ancora in fase di approfondimento, che si muove su una normativa nazionale e provinciale particolarmente complicata, prevede otto ambiti di intervento, che vanno dall'elaborazione di un quadro di riferimento nuovo, in grado di comprendere il nuovo ruolo dei locali pubblici all'interno della società, fino alla definizione di una casistica precisa in relazione al tipo di eventi in oggetto.
«L'intenzione - ha specificato lo stesso Bungaro - è quello di creare un regolamento nuovo, pensato specificatamente solo per l'ambito musicale, in modo tale da risolvere situazioni conflittuali all'interno della città e definire in modo chiaro le modalità per dare il giusto rilievo ad un settore artistico che ha la sua importanza e merita di essere valorizzato».
Attualmente, a quanto emerso, la disciplina sulla musica si inserisce all'intero di quella riservata all'inquinamento acustico, assieme a quanto previsto per cantieri, rumore veicolare, fuochi d'artificio.
Nel nuovo regolamento, invece, viene garantito un ambito differente per la musica, con direttive dedicate a locali ed esercizi aperti al pubblico. In particolare, è stata avanzata l'ipotesi di prevedere un numero massimo di eventi all'esterno e all'interno di locali e circoli privati, con orario massimo fino alle 24 e l'obbligo di adeguamento al decreto ministeriale del 14 novembre 1997.
Si prevedono poi deroghe su decisione della Giunta comunale, per eventi al di fuori di quanto previsto.
«Molti locali - ha aggiunto Bungaro - non hanno l'idoneità acustica, e questa potrebbe essere l'occasione anche per favorire il rinnovamento degli esercizi presenti e nuovi investimenti in centro storico».
Il regolamento dovrà essere discusso anche con le categorie professionali interessate. Nel frattempo, il presidente della commissione Andrea Maschio (M5s) ha espresso apprezzamenti per il percorso avviato.