Brasile: Bolsonaro non si arrende dopo la sconfitta elettorale, militanti bloccano aeroporto a San Paolo
La protesta è durata per tre ore fino all'arrivo della polizia, il presidente uscente di estrema destra contesta la vittoria del socialista Luiz Inacio Lula da Silva
BRASILIA. Un gruppo di sostenitori del presidente uscente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha bloccato oggi prima dell'alba la via d'accesso all'aeroporto internazionale Viracopos, nello Stato di San Paolo, protestando per presunti brogli che hanno permesso la vittoria di Luiz Inacio Lula da Silva nel ballottaggio presidenziale del 30 ottobre scorso.
Bolsonaro ha depositato un ricorso chiedendo l'annullamento di una gran parte delle schede, ma le autorità giudizirie hanno risposto che non risultano anomalie nei seggi di voto.
L'iniziativa è stata promossa da camionisti che hanno bloccato il passaggio di veicoli collocando anche tronchi e terra sul manto stradale, fino all'arrivo delle forze dell'ordine che, prima delle 8 locali, con l'ausilio di trattori, hanno ripristinato il passaggio e messo fine alla protesta. I manifestati hanno messo in atto la loro protesta all'incrocio tra le autostrade Santos Dumont e Miguel Melhado Campos, nei pressi di Campinas, a circa 100 chilometri dalla città di San Paolo.
Nelle scorse settimane i sostenitori di Bolsonaro hanno innalzato posti di blocco su centinaia di strade in tutto il Paese, che però hanno perso forza con il passare dei giorni, anche per l'intervento della polizia nazionale. Sono invece continuati alcuni sit-in davanti a un comando dell'esercito brasiliano a est di San Paolo, al quartier generale dell'esercito a Brasilia e ad altre unità militari, per sollecitare un intervento militare. Nel frattempo Bolsonaro, che non ha ancora riconosciuto la sua sconfitta, ha incontrato ieri i comandanti delle Forze armate e il generale Walter Souza Braga Netto, ex candidato alla vicepresidenza.