Ingegneria, la fumata nera sull'energia

di Andrea Tomasi

Fumata nera a Mesiano. Nei giorni scorsi il consiglio di facoltà avrebbe dovuto dare il via libera al corso di laurea in ingegneria energetica, in collaborazione con la Libera Università di Bolzano. Per il corso di laurea magistrale (il +2 del 3+2), dedicato alle energie pulite e al risparmio energetico, si dovrà aspettare ancora. Il preside Marco Tubino conferma: «Nella riunione in questione erano 70 i votanti: 61 voti favorevoli e 16 fra astenuti e contrari». Il preside non nasconde la propria amarezza, ma ci tiene a precisare che sarebbe sbagliato «far passare l’immagine di una facoltà disinteressata». In verità sull’argomento, da parte dei docenti di Mesiano, c’è grande entusiasmo. A «quagliare» non si è arrivati proprio perché non si è trovato l’accordo su «chi si occupa di cosa». Tutti troppo entusiasti: tutti vogliono mettere mano all'ingeneria energetica.

Intanto Bolzano (la facoltà di Scienze e tecnologia, con il preside Massimo Tagliavini) alza le vele e viaggia. «Ma arriveremo al via libera» assicura Tubino.

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