La discutibile lezione ecologista di Patrizio

di Andrea Tomasi

«Senza traffico si guadagna». Così dice - intervistato dall'Adige - Patrizio Roversi, conduttore di «Slow Tour» su Rete 4, noto soprattutto per la trasmissione «Turisti per caso». Il cinquantottenne mantovano, ma bolognese di adozione, ha parlato della discussa chiusura della statale che attraversa Ponte Arche: a Ferragosto è prevista una «prova generale» di due settimane (in futuro dovrebbe esserci la galleria che bypassa il centro termale).

Roversi ne ha parlato dalla sede delle Terme di Comano, dove è giunto per il Festival dell’acqua, che ha inaugurato lunedì con la conferenza-spettacolo «Waterfront». «Un turista - ha detto - cerca luoghi come questo per la tranquillità, quindi non gli fa piacere trovarsi una statale, quindi togliere il traffico dal paese sarebbe un beneficio per il settore (...) Azzardando il paragone con il centro storico di Bologna, dove esiste una querelle simile, io ho più volte spiegato ai commercianti che nelle vie trafficate non mi fermo nemmeno, mentre in zone più tranquille passeggio volentieri e talvolta faccio acquisti».

Tutto bene? Ma sì, tutto bene... se non fosse per il fatto che il Roversi in questione è lo stesso che qualche anno fa faceva la pubblicità di una nota marca di carburanti. Insomma oggi si fa lo spot della benzina e domani si promuove la politica per l’aria pura. L’«operazione immagine» - con il «viva le terme di Comano e viva il Trentino green» (peraltro sottoscrivibile) - viene quindi depotenziata da quella pubblicità, che profuma di idrocarburi. Ancora si ricordano i manifesti con i volti in primo piano di Patrizio Roversi e Syusy Blady, all’anagrafe Maurizia Giusti, che promettevano ricchi premi agli automobilisti. Insomma «senza traffico si guadagna». Ma anche col traffico si guadagna.

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