Senato, Province e altri piccoli problemi di democrazia
Si avverte un eccesso di improvvisazione e un deficit di ragionamento nel processo che sta spogliando il Paese di alcuni organi rappresentativi della volontà popolare sostituendoli con istituzioni non scelte dagli elettori.Il caso delle Province ordinarie è emblematico: il governo centrale (prima Monti, poi Letta e ora Renzi) ne ha sospeso il rinnovo democratico degli organi, commissariandoli, perché c'è l'intenzione di riformare (si definisce "abolizione" ma giocoforza sarà tutt'altro, perché parliamo di enti che svolgono funzioni socialmente rilevanti e indivisibili).