Comunità rotaliana, i ritardi agitano le minoranze
I tempi della riforma istituzionale sono abbondantemente scaduti e, a detta di alcuni consiglieri di opposizione dei comuni che comporranno la futura comunità di valle, non si spiega perché si continua a procrastinare il confronto in aula della bozza dello statuto, già distribuita da mesi
ROTALIANA - La notizia di un ulteriore rinvio della presentazione dello statuto nei rispettivi consigli comunali ha suscitato una certa perplessità nel comitato delle minoranze che torna a riunirsi questa sera nella Sala Dompieri di Grumo. La coordinatrice del comitato, Clelia Sandri , ha infatti convocato, su richiesta di alcuni di loro, la riunione dei consiglieri di minoranza di tutti gli otto comuni appartenenti alla Comunità di valle in seguito alla decisione del collegio dei sindaci di far slittare a dopo le elezioni del 26 ottobre la discussione dello statuto per evitare possibili condizionamenti della campagna elettorale. I tempi della riforma istituzionale sono abbondantemente scaduti e, a detta di alcuni consiglieri di opposizione dei comuni che comporranno la futura comunità di valle, non si spiega perché si continua a procrastinare il confronto in aula della bozza dello statuto, già distribuita da mesi. I componenti del coordinamento delle minoranze sono, come appare del resto ovvio, preoccupati a causa del ritardo sui tempi imposti dalla legge. Tempi, come si è ricordato, che sono già abbondantemente scaduti. Il ritardo nella trasformazione del comprensorio in Comunità di valle è un passaggio centrale nella vita sociale e istituzionale della Rotaliana ed è chiaro che è destinato a creare tensione. Questa sera, quindi, le minoranze decideranno se, in qualche modo, aderire alla scelta dei sindaci o dichiarare «guerra».