Urta un pedone: 5 anni senza patente
Revoca del documento di guida per una frattura
Un incidente stradale non è mai una banalità, anche se nessuno si fa male: basti pensare alle carte da presentare all'assicurazione e al conto del carrozziere. Se ci sono feriti, la situazione si complica e si fa delicata: c'è infatti il rischio di revoca della patente per 5 anni, come sa bene un automobilista trentino che, pochi giorni fa, ha investito un ragazzino che attraversava la strada. È quanto prevede la legge 41 del 23 marzo 2016, in vigore dal 25 marzo, che introduce i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.
Uno dei primi casi in cui nella nostra provincia è stata applicata la nuova legge (il primo caso nel capoluogo) ha riguardato, come accennato, l'investimento di un giovane che al momento dell'impatto era sulle «zebre» e dunque avrebbe avuto diritto di precedenza. L'automobilista non l'ha visto e l'ha urtato. La macchina non andava forte e, fortunatamente, il ragazzino non ha battuto la testa a terra, ma le lesioni ad una gamba si sono rivelati gravi: una frattura con prognosi di guarigione superiore al mese, come hanno valutato i medici dell'ospedale.
Gli agenti della polizia locale, intervenuti per i rilievi dell'incidente, hanno quindi applicato la nuova normativa che riguarda le lesioni definite «gravi», ossia che comportano l'incapacità di svolgere attività di vita quotidiana per un periodo superiore a 40 giorni: si rischia la reclusione da tre mesi ad un anno (la pena sale da uno a tre anni per lesioni gravissime, ossia lesioni che hanno provocato la perdita di un senso o di un organo) e la revoca della patente per cinque anni. Il caso arriverà in un'aula del tribunale e sarà il giudice ad esprimersi. La pena, come specificato dalla normativa, viene ridotta qualora emergano responsabilità di terzi o altre concause, ad esempio buche sulla carreggiata.
Se si causa un incidente sotto l'effetto dell'alcol e di sostanze stupefacenti, aumenta il periodo di reclusione e c'è l'arresto facoltativo. La possibilità di finire in cella c'è anche se si causano lesioni gravi o gravissime commettendo violazioni al codice della strada, dal mancato rispetto dei limiti di velocità alla guida contromano. Attenzione ai «40 giorni» evidenziati nella legge: possono essere contenuti in un unico certificato oppure sommando i certificati emessi da medici specialistici per «continuazione di malattia».