Giustizia, manca personale. La cancelleria chiude prima

Manca personale amministrativo in tribunale a Trento e gli uffici riducono l’orario. La denuncia arriva dalla segreteria regionale Flp, Federazione Lavori Pubblici, del Trentino Alto Adige: la cancelleria di via Jacopo Aconcio chiuderà a mezzogiorno e non più alle 13.30. Si è sotto di una trentina di unità. «Da oltre un anno il presidente Kompatscher ed il vice presidente Rossi - evidenziano Giuseppe Vetrone, segretario regionale, e Carmelo Urgesi, vice segretario di Flp - ci avevano assicurato che il primo ed indispensabile provvedimento che avrebbero adottato, al fine di migliorare lo stato di disagio e di porre rimedio alla grave carenza di organico degli uffici giudiziari, giudici di pace e dello stesso ente Regione, sarebbe stato l’assunzione di almeno 75 nuovi dipendenti (50 nella Giustizia e 25 negli uffici centrali della Regione)». Vetrone ed Urgesi evidenziano le promesse non mantenute della Regione, spiegando in una nota che «con il primo gennaio 2018 è avvenuto l’inquadramento del personale amministrativo della Giustizia, ex Stato, nei ruoli regionali. L’ente Regione è passato così da un numero di dipendenti di circa 400 unità (Regione-Camere di Commercio di Trento e di Bolzano) a circa 750 unità (circa 350 dipendenti della Giustizia di Trento e Bolzano)».

Il problema nasce in merito alle assunzioni. «Si dice che avverranno con contratto formazione lavoro - proseguono i sindacalisti - Il fallimento del progetto “assunzioni”, parrebbe essere dipeso dal fatto che la Regione, intenzionata ad assumere personale da vecchie graduatorie in essere nei vari concorsi tenutisi negli ultimi anni nella Provincia di Bolzano e di Trento, nonché nei Comuni delle medesime Province, abbia constatato che solo sei persone si siano rese disponibili ad essere assunte in Regione (a tempo determinato fino al 31.12.2018). Quindi, praticamente un’inezia se si considera che, in base a notizie appena giunte, ad inizio anno, negli Uffici giudiziari di Trento sono arrivate 5 persone che, ovviamente, dovranno essere formate, per poi essere licenziate a fine anno. In pratica, ai 50 nuovi assunti promessi ed annunciati manca solo uno zero».

C’è poi un’altra questione. Tra coloro che hanno scelto di rimanere nei ruolo statali (gli «optanti») ed i recenti pensionamenti, gli uffici giudiziari si sono ancor più impoveriti di personale. «Un esempio su tutti ci viene dato dalla Corte d’Appello di Bolzano - spiegano Vetrone e Urgesi - dove su una decina di impiegati in servizio, quattro hanno lasciato la Corte con il primo gennaio 2018». Non è tutto. «Altra notizia rilevante - proseguono - ci giunge dal Tribunale ordinario di Trento, il cui presidente giudice Gugliemo Avolio, sentito il dirigente amministrativo dottor Sandro Pettinato, ha emesso un decreto che dispone che la cancelleria presso la sede secondaria di via Aconcio osservi una apertura al pubblico di tre ore al giorno e precisamente dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al sabato». Nel decreto, come evidenziano i sindacalisti, viene evidenziato che «la Regione Trentino Alto Adige non ha provveduto ad alcuna assunzione di personale amministrativo e quindi alla copertura degli organici degli uffici giudiziari» e che «l’attuale scopertura dell’organico presso il Tribunale di Trento è allo stato pari al 38%, e quindi su un organico di 80 unità vi sono in servizio 52 unità». «Non si dimentichi che la delega Giustizia - conclude la Flp - è datata 27.12.2013, quindi, a nostro avviso, c’è stato un colpevole ritardo nell’affrontare tali problematiche».

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