Ianeselli a Fugatti: “Vittoria netta, ora affronti questioni come le liste d’attesa per una visita o il problema casa”
ll sindaco di Trento ringrazia Valduga ma avverte: “Ci sono zone della provincia in cui idee, programmi, candidate e candidati dell’Alleanza democratica e autonomista sono stati percepiti come estranei. E non solo da chi ha votato centrodestra, ma soprattutto da chi non è andato a votare (il 42 per cento!) e non si è riconosciuto in una proposta di governo alternativa”
VOLTI Le fotoschede degli eletti
RISULTATO Fugatti vola sopra il 50%
SCONFITTO Valduga, complimenti a Fugatti
TRENTO. Il sindaco di Trento auguro buon lavoro al presidente Maurizio Fugatti. Lo ha fatto attraverso i social: “Una nettissima vittoria elettorale consegna al presidente della Provincia – scrive Franco Ianeselli - l’onere di affrontare questioni difficili, dalle liste d’attesa per una visita medica alle case che mancano o hanno costi proibitivi anche per le famiglie del ceto medio. Ringrazio Francesco Valduga, che si è speso generosamente in una campagna elettorale difficile riuscendo a trasformare l’Alleanza democratica e autonomista in una squadra affiatata. Ora quell’affiatamento servirà a fare opposizione non solo in aula, ma sul territorio”.
”Territorio – prosegue Ianeselli - sarà una parola fondamentale nei prossimi anni, perché questo risultato così polarizzato – Trento al centrosinistra, le valli al centrodestra – ci dice che ci sono zone della provincia in cui idee, programmi, candidate e candidati dell’Alleanza democratica e autonomista sono stati percepiti come estranei”.
”E non solo da chi ha votato centrodestra, ma soprattutto da chi non è andato a votare (il 42 per cento!) e non si è riconosciuto in una proposta di governo alternativa. Certo, questo non è il tempo delle recriminazioni, tanto meno quello della rassegnazione. C’è da lavorare e c’è da essere più che mai fedeli allo spirito creativo di un’Autonomia che, per statuto, deve essere in grado di trovare soluzioni nuove e di anticipare il futuro. Altrimenti perde il suo significato”.