Acque dolci, paesaggi lacustri in mostra
La Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» a Canale di Tenno apre la stagione espositiva con la mostra Acque dolci, un viaggio nei paesaggi di ventitrè laghi del Trentino Alto Adige dipinti da trentatrè pittori trentini, italiani e del nord Europa: fino al 6 luglio sono quaranta le opere esposte, realizzate tra la fine dell’Ottocento a tutto il Novecento.
Una mostra dedicata ai laghi del Trentino (sono quasi 300) e dell’Alto Adige (più di 200), quali elementi di una vitalità paesaggistica che affiora, ora lieve ora prepotente, dalle tele di pittori che, in momenti storici differenti, li hanno scelti come soggetti.
Fra questi, Gottfried Hofer, il pittore sudtirolese che dal suo chalet costruito sul Monte Spinale, sopra Madonna di Campiglio, si dedicò ai paesaggi delle Dolomiti di Brenta. E Bartolomeo Bezzi, l’artista nativo della Val di Sole e affascinato dalla natura. Ma anche, fra i molti artisti trentini, il fassano Giuseppe Soraperra, l’arcense Luigi Bonazza, Eugenio Prati di Caldonazzo, il fratello Giulio Cesare e il nipote Romualdo Prati, che studiò a Venezia e a Parigi, Remo Wolf, incisore di grande fama scomparso in tempi recenti, Camillo Rasmo, pittore fiemmese che ai paesaggi si dedicò con particolare interesse, Giuseppe Angelico Dallabrida, di Caldonazzo, che visse l’esodo forzato a Mitterndorf, Orazio Gaigher, nato a Barco di Levico, affascinato dai preraffaeliti e che studiò a Londra, Luigi Pizzini, di Riva del Garda, Luigi Vicentini, Augusto Tommasini, Giulio Benedetto Emert, Maria Stoffella Fendros.
La mostra ospita anche opere di pittori dell’area austriaca e germanica come Josef Schoyerer, Richard Fuchs, Karl Pferschy, Maximilian Liebenwein, Albert Hertel, Gustav Nissel, del sudtirolese Heinz Pinggera, e quindi di Neno Mori, Giacomo Vittone, Silvio Vitti, Argo Castagna, Oreste Albertini, Umberto Maganzini, Orazio Pigato, Mario Bettinazzi.
«Ciò che più colpisce nelle diverse rappresentazioni pittoriche dei laghi in mostra - scrive la curatrice della mostra Roberta Bonazza - è la luce.
Una luce che rispecchia e che riflette, risultato dell’effetto che l’acqua permette nella sua fluida accoglienza. I laghi di montagna accolgono le vette che, specchiandosi, dall’alto precipitano in basso, portandosi improvvisamente vicino al nostro sguardo. Un gioco di accoglienza della materia pesante nella dimensione morbida dell’acqua del lago. Un effetto che non ha la consistenza rigida come quella di uno specchio di vetro, che fornisce un’immagine statica, ma che la muove, riflettendola in maniera un poco offuscata e un poco misteriosa».
Punto di osservazione del percorso espositivo è Canale, toponimo d’acqua, borgo medievale che veglia dall’alto il grande Benaco e contempla al suo fianco il piccolo, incantevole lago di Tenno. Un lavoro che mette in primo piano la bellezza del paesaggio e il valore dell’acqua, quest’ultimo sottolineato autorevolmente dal patrocinio del Fai, che ha dedicato il 2018 al «principale elemento presente sulla superficie terrestre e il costituente fondamentale degli organismi viventi».
In mostra si riconoscono il lago di Molveno, il lago di Ritorto e quello dello Spinale, il lago Scuro, i laghi di Fedaia, di Campo Carlo Magno, di Carezza, Toblino, Garda, Levico, Caldonazzo, Ledro, Tenno, il lago Selle, il lago di Canzolino, il lago di Tovel, il lago al Passo Rolle, i laghi di Misurina, di Loppio e di Braies.
Fino al 3 giugno, inoltre, nelle sale degli avvolti quaranta artisti del gruppo Arti Visive di Arco espongono i loro lavori di pittura e scultura, realizzati con la guida del maestro Renato Ischia: «Quattro passi nell’arte» è uno sguardo particolare sull’opera scultorea di Bartolomeo Gobbi, che si inaugura in contemporanea alla mostra «Acque dolci» e ha lo stesso orario di apertura.
La mostra «Acque dolci» è realizzata dalla Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» (gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest’ultimo ente capofila) per la cura di Roberta Bonazza. Ha il patrocinio del Fai (Fondo Ambiente Italiano), che quest’anno con la campagna #salvalacqua ha scelto il liquido elemento come bene sul quale focalizzare l’attenzione. È aperta alle visite tutti i giorni dalle 10 alle 18 con ingresso libero.