L'arte di Corrado Zeni per la famiglia
Il Festival della Famiglia incontra l’arte: oggi alle 11, presso l’Atrio Dogana, nel Palazzo provinciale di piazza Dante, sarà inaugurata una delle due mostre che arricchiranno questa settima edizione della kermesse.
Si tratta di «People», dell’artista Corrado Zeni. Dopo la cerimonia di apertura, che vedrà la presentazione del direttore del giornale L’Adige Pierangelo Giovanetti, l’esposizione sarà aperta al pubblico ad ingresso libero da lunedì 3 a venerdì 7 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17; altri orari su appuntamento.
I protagonisti dei quadri e delle sculture di Zeni sono persone comuni, incontrate nella quotidianità: donne, uomini, turisti, gente che aspetta l’autobus, gente che aspetta altra gente, persone che telefonano, che si incontrano, che camminano, leggono, che compiono gesti abituali.
Una dimensione sociale e familiare, quella dei soggetti ritratti nelle opere di Zeni, che si coniuga con le tematiche promosse dall’Agenzia provinciale per la Famiglia in tema di sviluppo e diffusione delle politiche per il benessere familiare.
Corrado Zeni lavora sulle fotografie digitali scontornando i personaggi, isolandoli dal fondo e, dipingendoli ad olio su tela o scolpendoli; in questo modo l’artista ricompone storie e relazioni tra persone che non sono mai state realmente nello stesso posto e nello stesso momento, in un tentativo di indagare e reinventare vincoli e rapporti umani.
Per Zeni la pittura e la scultura, sono infatti «forme di relazione», in grado di stabilire, al pari di altri linguaggi contemporanei, connessioni e sistemi. «In quanto umani viviamo ed interagiamo attraverso una serie fortemente diversificata di spazi fisici e quindi psicologici - spiega l’artista -. Noi umani, in quanto animali territoriali, usiamo di solito mantenere una distanza fisica codificata nei confronti degli altri basata su di una gamma di norme socio-culturali innate. In alcune situazioni permettiamo il superamento di tali barriere, dando vita in questo modo a nuove relazioni, nuove famiglie e nuove strategie di comunità, consentendo la crescita della società in cui ci muoviamo».
La mostra è promossa dallo Studio Buonanno Arte Contemporanea di Trento.