Concerti vietati? Sì, però al ristorante si può: stasera a Dro con I Vazanicchi
La musica live in Trentino resiste e in questo caso s’intreccia anche con la ristorazione per un abbraccio di note fra due dei settori più colpiti dall’uragano Covid -19.
Si può leggere così l’appuntamento di oggi, in prima serata dalle 19 alle 21, al ristorante «Da Alfio» a Dro, con gli I Vazanicchi e il loro viaggio nel cantautorato italiano. A guidare la band la “voce” di Radio Dolomiti Gabriele Biancardi. «Si potrebbe dire: fatta la legge, trovato l’inganno. Ma in questo caso tutto va letto in positivo nel senso che, anche in Trentino c’è chi vuole resistere, come nel caso di Flavio Biondo, gestore da tanti anni di un cartellone musicale infinito, nel jazz club di Dro, quel «Da Alfio», dove sono passati centinaia di musicisti di tutta Italia».
In questo momento così particolare, alle luce della deroga provinciale, si potrà cenare sul presto, cosa che per noi trentini non è nemmeno troppo anomala. Ma la musica? «Beh - sottolinea Biancardi – di solito intorno alla 22 ci si trovava nel mezzo del mood di uno spettacolo. Oggi il contesto è diverso ma chi ama la musica live non vuole rinunciare a proporla e a suonarla come faremo noi in questa occasione con un concerto in un orario anomalo».
Gli I Vazanicchi sono una band nata dalla fantasia di Paolo Cristofolini e Biancardi che hanno trovato terreno fertile nella complicità di Tiziano Pisetta, Chiara Refatti e Fabrizio Larentis. La loro scaletta si lega a cinque città italiane, Milano, Bologna, Genova, Roma e Napoli, con alcuni classici dei loro cantautori più noti. Spazio dunque alle parole di Ivano Fossati, con quella «Pane e coraggio» che ancor oggi è molto attuale ma anche a quelle di Lucio Battisti, Fabio Concato, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Fred Bongusto, Pino Daniele, Lucio Dalla, ad un Vasco Rossi riletto in una chiave swing style e, ovviamente, ad Iva Zanicchi. Verranno suonate canzoni anche di artisti come Daniele Silvestri, con la sua «Salirò» ,Samuele Bersani e Sergio Cammariere.
«Ci auguriamo che questa serata - conclude Biancardi - possa fare da apripista a coloro che non vogliono arrendersi. Chissà come andrà: da sottolineare è la proposta di una normalità che in questo momento non viviamo. Ma la musica trova, anche in questo frangente, sempre il modo di farsi ascoltare».