Pardatscher e la coca: «Autobrennero presidiata»
L'Autobrennero come arteria privilegiata dell'importazione di cocaina dai porti del Nord Europa, Amsterdam in particolare - in Italia. Un'A22 percorsa dai corrieri della droga non-più-solo-dei-ricchi. L'atto di accusa (sabato sera, dal palco dell'auditorium, nell'ambito del Festival economia) dello scrittore Roberto Saviano dopo essere stato ridimensionato e corretto dal questore Iacobone, ora riceve (ovviamente) anche la smentita dei vertici della società concessionaria, che dei 314 km della Brennero-Modena è responsabile
L'Autobrennero come arteria privilegiata dell'importazione di cocaina - il petrolio bianco - dai porti del Nord Europa, Amsterdam in particolare - in Italia.
Un'A22 percorsa dai corrieri della droga non-più-solo-dei-ricchi. Perché - ci racconta sempre lo scrittore superstar - sniffa l'autista della tua corriera e «pippa» il tuo imbianchino. L'atto di accusa (sabato sera, dal palco dell'auditorium, nell'ambito del Festival economia) dello scrittore Roberto Saviano - che al feroce mercato del narcotraffico dominato dai messicani ha dedicato il recentissimo libro «Zero Zero Zero» - dopo essere stato ridimensionato e corretto dal questore Iacobone, ora riceve (ovviamente) anche la smentita dei vertici della società concessionaria, che dei 314 km della Brennero-Modena è responsabile.
«Che l'Autobrennero non sia presidiata dalle forze dell'ordine non è per niente vero - dice con pacatezza l'ingegnere Walter Pardatscher, ex presidente che ora sta facendo il suo rodaggio di amministratore delegato in tempi turbolenti -. A Saviano il questore ha già risposto. E pochi giorni fa abbiamo ricevuto la visita del direttore nazionale Polstrada Rizzi, con tutte le sottosezioni presenti. Da parte di tutti gli interlocutori, è stata espressa assoluta soddisfazione per il lavoro molto puntuale che viene svolto».
Che la Polstrada difenda il suo lavoro non sorprende: lei però non si sente l'amministratore di un'arteria di cocaina?
«Trovo improprio l'uso delle parole da parte di Saviano. Sono polemiche plateali, che servono a poco. Noi siamo convinti che la polizia lavora molto bene, e i sequestri di sostanze stupefacenti lo dimostrano».
Non è però la cocaina la principale preoccupazione del cda di Autobrennero spa. Sulle scrivanie del presidente Duiella e dell'ad c'è la lettera della dirigente appalti del ministero, Barbara Marinali, che - dopo il vertice di Roma tra i dirigenti della Provincia, il commissario al tunnel Fabris e i top manager governativi - invita la società ad avviare la procedura per lo sblocco del fondo incrociato, che raggiungerà i 550 milioni a fine aprile 2014.
L'ad non rilascia commenti, perché la questione è delicata. Sia giuridicamente, perché l'accantonamento esentasse si deve trasformare in un conferimento di capitale nella Tfb socia della società italo-austriaca Bbt Se; sia politicamente, perché la Provincia di Trento non ha ancora rilasciato una «quietanza liberatoria al governo» sulla questione della tratta di Trento-Rovereto. Insomma, l'A22 attende ancora che il suo azionista di maggioranza Regione (e fra Pacher e Durnwalder non c'è totale convergenza) le dica di procedere. Se ne parlerà nel cda del 28 giugno. pgh